L'ACCORDO

Asse BT-Europol, via allo scambio dati di intelligence a difesa del cyberspazio

Il memorandum of understanding firmato all’Aia mira a creare uno spazio informatico più sicuro per cittadini, imprese e istituzioni. BT prima telco al mondo a condividere informazioni sul malware con altri Isp

Pubblicato il 15 Mag 2018

MoU_Europol

Creare uno spazio informatico più sicuro per i cittadini, le imprese e le istituzioni. È questo l’ambizioso obiettivo dell’accordo siglato oggi fra BT e Europol al quartier generale dell’Europol a L’Aia in Olanda. Il memorandum of understanding consentirà di poter fruire di un unico schema di riferimento per lo scambio di dati di intelligence sulle minacce e informazioni relative alle evoluzioni della cybersecurity, alle competenze tecniche e alle best practice del settore.

“La firma di questo memorandum migliorerà le nostre capacità e aumenterà la nostra efficacia nel prevenire, perseguire e ostacolare il cybercrime – commenta Steven Wilson, Head of Business, European Cybercrime Centre (EC3) -. Una cooperazione di questo tipo è il modo più efficace con cui possiamo sperare di garantire il cyberspazio ai cittadini e alle imprese europee. Sono fiducioso che l’elevato livello di esperienza che BT porta con sé rappresenterà un vantaggio significativo per le nostre indagini su scala europea”.

Da parte sua Kevin Brown, VP BT Security Threat Intelligence evidenzia come la “collaborazione coordinata e cross-border sia la chiave per arginare l’epidemia di criminalità informatica a livello globale”. “Stiamo collaborando con altre agenzie di contrasto allo stesso modo per condividere al meglio cyber security intelligence, competenze e best practice così da aiutarle a denunciare e agire contro le bande organizzate di criminali informatici in agguato negli angoli bui del web – puntualizza il manager – La firma dell’accordo di oggi con Europol vede BT fare un altro significativo passo avanti nel rendere Internet un posto più sicuro per i consumatori, le imprese e gli enti del settore pubblico nel Regno Unito, in Europa e nel mondo”.

Da quest’anno – ci tiene a sottolineare la telco britannica – BT è il primo fornitore di servizi di Tlc al mondo a condividere su larga scala con altri Isp informazioni su malware e siti Web tramite il portale online “The malware information sharing platform”

Da quando è stata lanciata la piattaforma, il team globale di BT costituito da oltre 2.500 esperti di sicurezza informatica ha finora contribuito a identificare e condividere i dettagli di più di 200.000 minacce, rende noto l’azienda. Nel 2013 Europol ha creato il Centro Europeo per il Cybercrime (EC3) per rafforzare le azioni di contrasto alla criminalità informatica nell’UE nel tentativo di proteggere meglio i cittadini, le imprese e i governi dell’Unione Europea dai crimini online. Europol gestisce inoltre la Joint Cybercrime Action Taskforce (J-CAT), che mira a guidare l’intelligence, a coordinare l’azione contro le principali minacce e obiettivi della criminalità informatica, facilitando l’identificazione congiunta, la definizione delle priorità, la preparazione e l’avvio di indagini e operazioni cross-border attraverso i suoi partner.

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