L’americana At&t ha scelto Ericsson e Alcatel-Lucent per
realizzare la sua nuova rete wireless Lte, consolidando la
leadership delle due aziende sul mercato Usa. I partner non hanno
svelato i termini finanziari dell’accordo, ma secondo la società
di analisi Aircom costruire la rete ultra-veloce di nuova
generazione potrebbe costare 1,78 miliardi di dollari nei primi 12
mesi negli States per un operatore come At&t.
Ora che stanno partendo i primi progetti legati all’Lte, la
concorrenza tra i fornitori di attrezzature di rete si fa serrata.
Per un’azienda aggiudicarsi i primi contratti significa
accrescere le chance di essere scelta per i contratti successivi.
La Long term evolution, nota anche come 4G, offre costi operativi
più economici e permette di caricare e scaricare da Internet film,
musica e altri dati sui device mobili ad alta velocità.
Ericsson, che già si è aggiudicata diversi contratti, viene
ritenuta il player leader della tecnologia Lte, ma anche
Alcatel-Lucent, Huawei, Motorola e Nokia Siemens hanno in mano
importanti accordi per la realizzazione delle reti di nuova
generazione. La scelta di At&t è una buona notizia particolarmente
per Alcatel-Lucent, che è in perdita e rimane un player più
piccolo nel segmento del mobile, dietro Ericsson, Nokia-Siemens
Networks e Huawei. Anche la sua quota di mercato si sta
restringendo, tanto che alcuni analisti si sono chiesti se il suo
business nel wireless sia strutturalmente poco solido e debba
essere venduto.
Il Ceo di Alcatel Ben Verwaayen è però ancora convinto che il
gruppo franco-americano possa ribaltare la sua cattiva sorte nel
mobile grazie all’Lte e ha sempre escluso l’uscita dal business
del wireless. "L’Lte è molto importante per noi e il nostro
Ceo l’ha ribadito più volte negli ultimi 16 mesi", ha
dichiarato il vice-presidente esecutivo di Alcatel-Lucent Kenneth
Frank. "Servirà a misurare la capacità della nostra azienda
di tornare a crescere”.
Sul mercato americano, la rivale di At&t, Verizon, si è rivolta
agli stessi vendor per realizzare, più in là nel corso di
quest’anno, la sua rete 4G, mentre il network Lte di At&t
dovrebbe essere operativo dal 2011. Il vero impatto economico
dell’accordo si farà dunque sentire soprattutto a partire
dall’anno prossimo, non subito, come ha spiegato il capo di
Ericsson Networks, Johan Wibergh. "Nel 3G Ericsson ha una
quota di mercato di oltre il 40% nel mondo e aspira a raggiungere
una quota simile nell’Lte”, ha aggiunto. Un target realistico,
secondo gli esperti: “Gli operatori americani hanno bisogno di
espandere la capacità delle loro reti e stanno abbracciando la
tecnologia in cui Ericsson è leader”, afferma Michael Andersson,
analista di Evli.