Assoluzione definitiva. Si risolve così, a favore dei cinque manager di Fastweb, compreso il fondatore Silvio Scaglia, il procedimento che li aveva visti al centro dell’accusa di un presunto maxiriciclaggio di due miliardi di euro. Lo ha annunciato in una nota Fabrizio Merluzzi, difensore di uno dei dirigenti imputati, Massimo Comito, precisando che la sentenza di appello non è stata impugnata in Cassazione. “E’ stata notificata questa mattina a Massimo Comito la conclusione positiva del procedimento penale sul caso Fastweb-Telecom Italia Sparkle, nato in seguito all’inchiesta emersa nel 2010 sul presunto maxiriciclaggio di due miliardi di euro.
Diventa quindi definitiva l’assoluzione per lui e gli altri cinque manager coinvolti – prosegue il comunicato -: “La sentenza di assoluzione in appello decisa nel settembre scorso dalla Corte d’appello di Roma (che confermava l’assoluzione in primo grado del Tribunale di Roma dell’ottobre 2013) – precisa il legale – non è stata impugnata di fronte alla Corte di Cassazione entro i termini consentiti dalla Procura generale – si conclude la nota -, né dalle parti civili, passando così in giudicato”.
“Per il mio assistito – aggiunge Merluzzi – si concludono anni di dolore, sofferenza, umiliazione. Massimo Comito esce a testa alta da questa lunga vicenda, con un’assoluzione piena, nel merito, che porta giustizia in una vicenda piena di ingiustizie. A breve presenteremo un ricorso per l’ingiusta detenzione subita da Comito: si tratta di ben cinque mesi in carcere e sette mesi agli arresti domiciliari”.