"È assolutamente infondato che i contenuti di chiamate e di
sms inviati e ricevuti dai clienti siano conservati sui sistemi
aziendali degli operatori telefonici": è quanto afferma in
una nota Asstel, l'associazione di Confindustria delle imprese
della filiera delle Telecomunicazioni, smentendo l'informazione
riportata in un altricolo del Giornale di Vittorio Feltri.
"Per legge i gestori telefonici sono obbligati a conservare il
solo elenco dei numeri telefonici che hanno inviato e ricevuto
telefonate e sms – precisa l'Associazione – per un massimo di
24 mesi per le sole finalità di accertamento e repressione dei
reati, ai sensi della normativa Comunitaria e del Codice della
privacy".
"Solo ed esclusivamente su disposizione dell'autorità
giudiziaria e solo dal momento dell'ordine del magistrato,
l'operatore telefonico è tenuto a trasferire il testo degli
sms in modalità criptata, ai punti di ascolto preposti dalle
Procure della Repubblica, dove vengono successivamente decodificati
e memorizzati direttamente dagli ufficiali di Polizia
Giudiziaria", precisa ancora l'Asstel.
"Quindi, anche in questo caso limitato, i contenuti di
chiamate e sms inviati e ricevuti dai clienti non sono conservati
dal gestore", afferma l'Associazione. "Poiché tale
informazione è falsa e gravemente lesiva della reputazione degli
operatori di telecomunicazione, – conclude la nota – Asstel si
riserva di difendere in ogni luogo l'immagine delle proprie
aziende associate, qualora tale informazione venisse
reiterata".