“La prossima settimana pubblicheremo il bando per l’asta per le frequenze del digitale. Rai, Mediaset e Telecom non potranno partecipare”. A annunciarlo è stato Antonio Catricalà, viceministro dello Sviluppo Economico, a margine del workshop di Confindustria Radio Televisioni “Copyright Online: nuove regole per nuovi scenari digitali”.
“Stiamo facendo piccole modifiche che ci ha richiesto l’Unione Europea”, ha continuato Catricalà riferendosi al parere dell’Ue, che prevede l’asta per tre multiplex, e che era stato notificato al governo nei giorni scorsi. A chi gli chiedeva se contasse di chiudere la gara entro l’anno, Catricalà ha risposto: “Spero di sì, ma non lo so. E’ la prima volta che indico un’asta”.
L’incasso previsto potrebbe oscillare tra i 100 e i 150 milioni di euro. All’asta, “ex beauty contest”, verranno battuti tre multiplex. Per i due in Vhf è stata prevista una base d’asta di 30 milioni, mentre 50 per il mux più “pregiato” in Uhf.
“Vogliamo prima di tutto uscire dall’infrazione comunitaria che pende come una spada di Damocle – ha aggiunto Catricalà e vogliamo avere molti partecipanti, nonostante ci rendiamo conto che le condizioni di mercato al momento non sono molto favorevoli”. “Speriamo che l’asta vada bene – ha continuato – e dopo avere ottenuto il via libera di Bruxelles entro questo fine settimana partiremo la settimana prossima”.
Catricalà ha detto che le regole “faciliteranno l’assunzione di investimenti per i player. Alcuni di questi player dovranno liberare al piu” presto alcune frequenze che occupano – ha concluso – stiamo lavorando su questo con la massima collaborazione da parte di tutti”.