Asta Lte, H3G per ora a bocca asciutta

Sale di 59 milioni la gara per l’aggiudicazione dello spettro. Telecom Italia e Wind si aggiudicano due lotti, uno a Vodafone. E sulla strada per il beauty contest l’ostacolo del ricorso di Telecom Italia Media

Pubblicato il 01 Set 2011

Due lotti nella banda 800 Mhz – la più pregiata – a Telecom Italia
e Wind, un lotto a Vodafone, mentre H3G rimane a bocca asciutta.
E' il risultato del primo round di rilanci dell'asta Lte,
spiega un comunicato del ministero dello Sviluppo economico.

La prima giornata si è conclusa alle ore 18.15 e nel corso di tre
diverse tornate sono stati effettuati otto rilanci che hanno
riguardato la banda 800, portando un incremento di 59 milioni di
euro rispetto alle offerte iniziali. L'importo totale di
incasso sale, al momento, a 2 miliardi e 362 milioni. Hanno preso
parte ai rilanci tutte le società partecipanti.

La gara riprenderà oggi a partire dalle ore 10.30 presso gli
uffici del Dipartimento per le Comunicazioni del ministero dello
Sviluppo economico.

Con i rilanci è cambiata la griglia delle società che, se la gara
finisse qui, si aggiudicherebbero i lotti più importanti, quelli
della banda 800. Stando allo schema pubblicato sul sito del
ministero, infatti, Telecom Italia e Wind si aggiudicano per il
momento due lotti ciascuna e Vodafone un quinto lotto. Al momento,
quindi, H3g, che ha presentato un'offerta risultata non
vincente, sarebbe esclusa. Rimane sempre vacante il sesto
pacchetto.

Intanto, sul fronte del beauty contest, il procedimento per
l'assegnazione gratuita delle frequenze televisive, rimane
l'ostacolo rappresentato dal ricorso depositato nei giorni
scorsi al Tar del Lazio da Telecom Italia Media. Il ricorso e'
stato depositato l'8 agosto e non prevede la sospensiva
d'urgenza del bando di gara, i cui termini scadono il 5
settembre. Il ricorso presenta motivi aggiuntivi rispetto a quello
presentato nell'ottobre 2009 con il quale Ti Media lamentava,
tra l'altro, l'equiparazione a Rai e Mediaset, chiedendo un
risarcimento di 240 milioni di euro. L'assegnazione delle nuove
frequenze tv e' finita anche nel mirino dell'opposizione:
il Pd ha presentato un emendamento alla manovra che punta ad
assegnare le frequenze con un'asta competitiva (e non
gratuitamente) con l'obiettivo della massima valorizzazione
delle risorse.

Scongiurato invece il rischio caos sul telecomando: resta invariato
l'ordine automatico dei canali della tv digitale fissato
dall'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni. Il
Consiglio di Stato ha infatti sospeso la sentenza con cui il Tar
del Lazio aveva annullato un mese fa la delibera Agcom in materia.
Si aspetta a questo punto il giudizio di merito. La sesta sezione
del Consiglio di Stato, riunitasi martedì nel collegio presieduto
da Giuseppe Severini, ha confermato con ordinanza la decisione
assunta il 2 agosto con decreto presidenziale in base al ricorso
d'urgenza presentato dalla stessa Agcom e dal ministero dello
Sviluppo economico. La pronuncia dei giudici di Palazzo Spada viene
accolta con soddisfazione dalle emittenti di Frt (Federazione Radio
Televisioni) e Aeranti-Corallo. L'ordinanza 'consente
all'intero sistema tv, nazionale e locale, di continuare a
operare in un regime regolamentato, scongiurando cosi' le
incertezze derivanti alla mancata assegnazione della numerazione
dei canali', commenta il presidente Frt, Filippo
Rebecchini.
Concorda il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli, che
vede allontanarsi il pericolo di una nuova fase di incertezza. Ma
c'e' anche chi, come il Conna (Comitato nazionale nuove
antenne), pensa che in sede di giudizio definitivo il Consiglio di
Stato dovra' dar ragione al Tar, 'perche' sarebbe
insostenibile impedire al cittadino consumatore di memorizzare le
stazioni che preferisce a suo piacimento'.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati