Il governo spagnolo svela i dettagli della sua asta del 4G: secondo
quanto reso noto dal vice-ministro dell’Industria Bernardo
Lorenzo, la gara si terrà a fine giugno-inizio luglio e dovrebbe
completarsi in meno di un mese. Il ricavato sarà di 1,5-2 miliardi
di euro, spera Madrid, e il guadagno verrà incassato quasi tutto
subito (una vitale iniezione di contante per lo Stato), perché le
aziende che si aggiudicheranno lo spettro per la telefonia di nuova
generazione pagheranno il grosso della cifra entro fine 2011, ha
spiegato Lorenzo.
Il deficit di bilancio spagnolo è arrivato al 9% del prodotto
interno lordo nel 2010 e il governo è impegnato a ridimensionarlo
al 6% del pil quest’anno (la banca centrale spagnola prevede un
dato intorno al 6,3%).
Lorenzo ha anche spiegato quali saranno le regole per l’asta del
4G: agli operatori mobili dominanti, come Telefonica, Vodafone e
France Telecom, verrà imposto un tetto alla quantità di spettro
per la quale possono presentare offerte e l’asta sarà aperta a
tutti gli operatori presenti nel Paese.
La gara spagnola segue quella della Germania, che si è tenuta lo
scorso anno e che ha portato nelle casse dello Stato 4,38 miliardi
di euro. Nei Paesi più piccoli, le recenti aste per le frequenze
della telefonia di nuova generazione hanno fruttato molto meno, dai
300 milioni di dollari della Svezia ad appena 2,6 milioni di euro
nei Paesi Bassi, secondo le stime di CitySavvy, un’agenzia di
pubbliche relazioni in Gran Bretagna.
Entro la fine di quest’anno, anche il Portogallo terrà la sua
asta del 4G, da cui si aspetta di ricavare oltre 200 milioni di
euro, mentre la Gran Bretagna, che terrà l’asta nel 2012,
dovrebbe raccogliere tra i 2 e i 4 miliardi di sterline.