Asta tedesca, E-Plus brucia O2 (Telefonica)

Primo round all’operatore olandese che ha messo sul piatto 8,6 milioni di euro per ciascuno dei due blocchi di dividendo digitale in banda 800 Mhz

Pubblicato il 13 Apr 2010

E’ dell’operatore E-Plus di Kpn l’offerta più alta
presentata finora all’asta tedesca per lo spettro mobile partita
lunedì: il carrier olandese ha superato l’offerta di O2 di
Telefonica mettendo sul piatto circa 8,6 milioni di euro per
ciascuno dei due blocchi nella banda 800 megahertz, considerata la
porzione di spettro più preziosa per la realizzazione delle reti
mobili di nuova generazione.

L’asta tedesca arriva dieci anni dopo quella per le licenze del
3G e sarà l’ultima “per il momento”, secondo le parole di
Matthias Kurth, presidente del regolatore di rete
Bundesnetzagentur. L’ente ha messo in vendita un totale di 41
blocchi di frequenze nelle bande 800 megahertz e 1.8 gigahertz, 2.0
GHz e 2.6 GHz. I tre round di offerte di lunedì hanno totalizzato
un valore di 116,78 milioni di euro secondo il Wall Street Journal,
ma gli analisti stimano che alla fine del processo l’asta possa
raccogliere fino a 8 miliardi di euro. Ciò significa che, con ogni
probabilità, il 4G sarà molto meno redditizio delle licenze per
il 3G, che hanno portato nelle casse di Berlino 50 miliardi di euro
nel 2000. "E’ troppo presto per dire quanto guadagnerà il
governo tedesco dall’asta, perché è la prima del genere, ma
probabilment sarà molto meno dell’asta per le licenze 3G",
afferma Matthew Howett di Ovum.

Prima che si facesse avanti E-Plus, O2 aveva piazzato la miglior
proposta: due offerte di 7,5 milioni di euro per ciascun blocco di
frequenze nella banda degli 800 megahertz. All’asta prendono
parte gli altri due provider di rete attivi in Germania: Deutsche
Telekom (tramite T-Mobile Germany) e Vodafone. Il processo,
tuttavia, potrebbe richiedere giorni se non settimane, perché
l’asta va avanti finché non arriva nessuna offerta più alta per
nessuno dei 41 blocchi di frequenza.

Gli osservatori considerano l’asta tedesca un modello per altre
simili che potranno tenersi in futuro in Europa: è infatti la
prima in cui gli operatori possono aggiudicarsi frequenze
importanti per l’implementazione delle reti Lte. In vendita ci
sono, come detto, 360 megahertz di spettro disponibile in diverse
bande e divisi in 41 blocchi, ma la porzione più ambita è quella
nelle bande degli 800 megahertz e dei 2.6 gigahertz, lo standard
per il 4G. Le frequenze negli 800 megahertz, in particolare,
consentono copertura più ampia e richiedono meno antenne e
stazioni base per realizzare le nuove reti. Tuttavia, le regole
dell’asta tedesca esigono che i provider costruiscano i network
prima nelle aree rurali, dove non esistono ancora connessioni su
banda larga tramite linea fissa, e di usare solo in un secondo
momento lo spettro nelle aree più densamente popolate (e
redditizie). Non va nemmeno sottovalutata l’importanza delle
altre bande messe all’asta: potranno essere usate per espandere
le reti 2G e 3G già esistenti.

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