At&t ridurrà la velocità di navigazione online agli utenti che avranno superato una certa soglia dei piani wireless "unlimited". È il segnale che manda l’industria delle Tlc al mercato nel tentativo di far fronte all’incremento di traffico e alla congestione dei network.
I clienti dell’operatore troveranno da ora un "freno" nel caso il loro utilizzo di dati si spinga oltre i 3 Gb al mese. Per i clienti possessori di smartphone Lte il limite è di 5 Gb al mese.
L’operazione significa che la velocità di milioni di vecchi clienti sarà rallentata a un certo punto del loro ciclo di fatturazione: altrimenti, spera l’operatore, dovranno adottare un nuovo, più dispendioso, piano tariffario. At&t sta combattendo per affrontare la crescita di traffico dati dovuto alla diffusione di smartphone e tablet e per ricavare più revenue da una base di clienti la cui crescita stenta a decollare.
"La cosa meravigliosa degli smartphone è che è come avere in mano un computer: ma si comportano come le automobili degli anni ’50: bevono un sacco di benzina" dice Roger Entner, analista di Recon Analytics.
La nuova politica dei "cap" ai dati viene applicata soltanto ai clienti di piani unlimited, la cui disponibilità il carrier ha già provveduto a eliminare dalle offerte per i nuovi utenti. I nuovi limiti rappresentano un cambio rispetto alla precedente politica di At&t di ridurre la velocità del 5% agli utenti "unlimited" che usavano la gran parte dei dati.
Invece che offrire dati "a buffè", At&t ora vende i cosiddetti piani "a fasce" che prevedono un certo numero di livelli dati a vari prezzi. In gennaio l’operatore aveva alzato i prezzi di questi piani a 5 dollari al mese e incrementato la capacità concessa. Il piano "tiered" costa 30 euro al mese per 3 Gb e 50 dollari per 5 Gb: 10 dollari per ogni sforato.