IL PIANO

At&t “rincara” le tariffe dati

Addio al post-pagato, i nuovi abbonati potranno aderire solo ai più costosi piani del pacchetto Mobile Share, che risulta però fra i preferiti dagli utenti. Una “semplificazione” che punta a garantire maggiori introiti

Pubblicato il 15 Ott 2013

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At&t abbandona le vecchie tariffe post-pagate: dalla fine di questo mese tutti i nuovi clienti dovranno aderire ai più costosi piani dati Mobile Share introdotti dala telco l’anno scorso.

In un post pubblicato sul suto blog At&t spiega che da quando è stato introdotto a luglio 2012 il suo piano tariffario Mobile Share ha subito attratto moltissimi suoi utenti ed oggi è l’opzione preferita dai suoi nuovi abbonati.

“In meno di un anno i nostri clienti post-pagati hanno connesso più di 13 milioni di device tramite i piani tariffari Mobile Share e il numero cresce giorno dopo giorno”, dichiara At&t.

I piani Mobile Share permettono ai clienti di condividere la quantità di dati che possono usare mensilmente tra i loro diversi device, ma sono un po’ più costosi dei precedenti piani tariffari proposti da At&t. Il pacchetto base, che permette di consumare 300 MB di dati, costa 20 dollari al mese per il servizio più 50 dollari per ogni smartphone, mentre la tariffa base individuale costa 40 dollari al mese, più 20 dollari per 300 MB di dati. Insomma, una differenza di 10 dollari.

Dal 25 ottobre i nuovi clienti non avranno scelta: dovranno aderire a uno dei pacchetti Mobile Share (il cui prezzo sale a seconda dei dati che si consumano mensilmente). “I nostri clienti preferiscono questi piani tariffari che permettono di passare da un device all’altro e usare lo stesso piano dati”, indica At&t. “E’ un’opzione più semplice”.

I clienti esistenti potranno comunque tenere il vecchio piano tariffario, se lo desiderano. “Possono passare a Mobile Share, o continuare a tenere il piano tariffario che hanno”, fa sapere At&t. “A differenza di altri operatori mobili, non costringiamo i nostri clienti a cambiare tariffa se sono soddisfatti con quella di cui usufruiscono, anche se dovessero comprare un device più evoluto”.

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