At&t/T-Mobile: Dt studia nuove opzioni

La telco tedesca vuole placare i timori dell’antitrust americano con un accordo “bis”. Ma anche assicurarsi che la break fee venga pagata in caso di fallimento delle trattative: una fonte confidenziale rivela che il risarcimento è valido solo ad alcune condizioni

Pubblicato il 06 Set 2011

Deutsche Telekom è al lavoro per elaborare una proposta per il
takeover della sua filiale Usa che plachi i timori del dipartimento
di Giustizia americano. Il colosso tedesco ha fatto sapere che sta
valutando diverse opzioni per facilitare la vendita di T-Mobile Usa
ad At&t: “Se ci sono condizioni da apporre alla transazione, ci
lavoreremo insieme ad At&t”, ha dichiarato il portavoce di
Deutsche Telekom Philipp Kornstaedt, pur confermando che Dt si
unirà ad At&t in tribunale per difendere l’operazione nella
causa intentata dal dipartimento di Giustizia.

Una rapida decisione sul takeover, che l'antitrust americano è
pronto a bloccare, è importante per l’industria delle
telecomunicazioni, secondo Julio Linares, chief operating officer
di Telefonica. L’operazione At&t – T-Mobile Usa rappresenta
l’acquisizione di maggior valore annunciata quest’anno, secondo
i dati di Bloomberg, ed è anche l’iniziativa di maggior peso da
cinque anni a questa parte da parte di Deutsche Telekom e del suo
Chief executive officer Rene Obermann.

“Terremo d’occhio l’evoluzione della vicenda, e qualunque ne
sia l’esito, sarà un messaggio importante per l’intera
industria”, ha dichiarato Linares in una conferenza a Santander,
Spagna.

“Sono sicuro che At&t e Deutsche Telekom cercheranno attivamente
un dialogo con i regolatori americani”, commenta Mark James,
analista di Liberum Capital a Londra.

Deutsche Telekom continuerà a registrare le attività americane,
che hanno rappresentato il 24% delle entrate nette nel secondo
trimestre, come “attività dismesse” nei suoi report
finanziari, ha fatto sapere Kornstaedt. L’utile netto della unit
è sceso del 55% nei primi sei mesi perché la sua base abbonati è
diminuita di 663.000 unità, pari al 2,5% del totale.

Con l’acquisizione di T-Mobile, oggi quarto maggiore carrier
americano, At&t, seconda sul mercato, balzerebbe decisamente al
primo posto, superando l’attuale numero uno Verizon Wireless. Ma
il nuovo colosso spaventa soprattutto il terzo carrier Sprint
Nextel, fiero oppositore del deal. Il Ceo Obermann continua
tuttavia a sostenere che il takeover va nel miglior interesse degli
azionisti di Deutsche Telekom, dei dipendenti di T- Mobile Usa, dei
clienti americani e degli Stati Uniti come nazione, dove il nuovo
colosso porterebbe i servizi mobili di nuova generazione a una
fascia ancora più ampia della popolazione.

Ma, secondo una fonte confidenziale sentita dall’agenzia Reuters,
Deutsche Telekom avrebbe un interesse in più a spingere perché
l’accordo vada in porto: la penale del valore di 6 miliardi di
dollari per la mancata acquisizione che At&t si è impegnata a
versare all’azienda tedesca non sarebbe valida nel caso la
vendita fallisse per motivi regolatori. “Ci sono una serie di
condizioni che invaliderebbero l’obbligo di pagare la break
fee", sostiene la fonte anonima.

Come noto, At&t si è impegnata a pagare una penale in caso di
rottura dell’accordo di 6 miliardi di dollari in contanti e altri
asset, ma secondo la fonte di Reuters tale obbligo per At&t vale
solo a determinate condizioni; per esempio, l’acquizione deve
ricevere l’approvazione del regolatore entro un certo lasso di
tempo, altrimenti il contratto è nullo. Inoltre, il valore di
T-Mobile Usa non deve scendere sotto un certo livello, cosa che
potrebbe in teoria accadere se i regolatori esigessero che parti
dell’azienda siano vendute come condizione per ottenere il disco
verde.

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