L’asta per l’assegnazione delle frequenze Lte nel Regno Unito
è stata posticipata dall’Ofcom, l’authority inglese delle
comunicazioni. Il bando di gara, che secondo i piani dell’Ofcom e
del governo era previsto entro settembre, non sarà pubblicato
prima di novembre. Un ritardo che farà slittare l’asta nella
migliore delle ipotesi alla seconda metà dell’anno prossimo,
rispetto al termine fissato in precedenza per la prima metà del
2012. Lo rende noto il Guardian. Alla base dello slittamento
contrasti fra gli operatori mobili, in particolare O2 e Vodafone
hanno sollevato obiezioni sui termini dell’asta annunciati
dall'Ofcom, che prevedono tetti massimi di acquisto per le
frequenze. Tetti che favorirebbero gli altri competitor, vale a
dire Everything Everywhere e 3.
A sua volta, l’operatore 3 ha sollevato obiezioni dopo
l’annuncio del ritardo, visto che gli altri competitor potranno
fruire di porzioni di spettro in più per la trasmissione dati,
grazie al via libera lo scorso gennaio da parte dell’Ofcom al
refarming delle frequenze 2G. Secondo 3 Uk gli altri operatori in
lizza avrebbero tutto l'interesse a far slittare l'asta,
potendo contare sulle frequenze ottenute dal refarming delle reti
Gsm. Versione prontamente smentita dai diretti interessati.
“C’è una crescente consapevolezza del ruolo che il mobile
giocherà per rispondere gli impegni del Governo, che ha promesso
la copertura broadband universale entro il 2015 (anno di elezioni
ndr) – dice David Dyson, chief executive di 3 Uk – Ogni benché
minimo ritardo rischia di impattare sugli obiettivi del Governo, e
di indebolire ulteriormente la concorrenza a scapito dei
consumatori britannici. Il refarming dello spettro 2G, senza
analoghe riallocazioni nel resto dell’Europa, ha creato un
incentivo a ritardare l’asta agli operatori ai quali è stato
regalato lo spettro. Ofcom e il Governo devono assicurarsi che i
loro programmi non vengano mancati a causa di miopi interessi
particolari”.
Ma anche O2 è convinta che altri godano di una corsia
prefereznaile in sede di asta. “I tetti stabiliti e
l’argomentazione che noi e Vodafone già disponiamo di spettro
sufficiente sotto il Gigaherz sono basati sulla convinzione
sbagliata che le bande a 800 e 900 MHz siano comparabili fra
loro”, sostiene O2.
L’asta prevede inoltre la vendita di frequenze a 2,6 Ghz. Infine,
l’Ofcom ritiene che la commercializzazione dei primi servizi 4G
non potrà avvenire prima del 2013, per evitare interferenze con il
segnale della tivù digitale terrestre, che per forza dovrà essere
riallocato prima che si tenga la gara e che serve un'ampia
fetta della popolazione.