“Non si deve decidere in base alla densità della popolazione che in quella determinata area serve la fibra nelle case ma deve essere la domanda degli utenti, il mercato a spingere in questa direzione”. Lo dice Gianluca Baini, ad di Alcatel-Lucent Italia intervenendo, sul Sole 24 Ore di oggi, nel dibattito sul modello della rete di nuova generazione che vede contrapposta Telecom Italia, che sposa il vetctoring, e Metroweb convinta che la chiave sia l’Ftth. Secondo Baini “bisogna evitare automatismi nell’adozione di soluzioni hi-tech”. Ad Alcatel Lucent piace l’idea di un mix tecnologico e di un’adozione graduale della fibra.
Intanto l’azienda stringe sui tagli: il gruppo punta a chiudere entro giugno la vertenza che prevede 245 esuberi contro i 490 iniziali. Alu ha lanciato un’operazione di riposizionamento delle risorse umane. “Abbiamo avviato – spiega Baini – un programma di job marketing nelle aree servizi e delivery e uno di insourcing che punta a riportare nel perimetro aziendale competenze un tempo esternalizzate per un totale di 80 persone”.