Procede a ritmo sostenuto la migrazione dei link a 26GHz verso la banda a 32GHz. L’attività iniziata a giugno del 2023 ha visto un’intensa azione di coordinamento tra il personale di Lepida e le diverse squadre in campo, resa necessaria per superare le criticità presentate (maltempo, interferenze, configurazioni apparati, accesso ai siti o calate cavi con utilizzo di mezzi speciali, minimizzazione dei tempi di disservizio, etc.) e collaudare come da cronoprogramma le tratte installate. Allo stato attuale sono stati migrati oltre il 90% dei link (dei complessivi circa 240) e si conta di completare l’azione entro il mese di ottobre: le tempistiche previste di chiusura del piano sono state molto più complesse rispetto a quanto programmato, con una stima di completamento del piano di swap a 32GHz in 16 mesi contro i 24 disponibili per la chiusura, e che era stato comunicato 2 anni fa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La roadmap
Al termine dello swap, e comunque entro fine 2024, Lepida informerà Mimit e Agcom che sullo spettro dei 26GHz non ha più alcun link e che non potrà rispondere di eventuali tratte accese da terzi su tali frequenze; è stata inviata proprio recentemente una comunicazione anche agli Operatori Tlc in tal senso. Lepida ha proceduto nello swap grazie a un Accordo Quadro che prevede la possibilità di acquisire, anche per gli Operatori Tlc interessati, apparati Ceragon IP-50c fino a 224Mhz in dual pol, allo stesso importo applicato a Lepida. Si completa in questo modo un’azione strategica volta ad ampliare le capacità di banda su tutti i propri impianti e in particolare modo sui tralicci dell’appennino. È possibile ora erogare servizi con throughput fino a 4Gbps sui tralicci e sedi della PA in zone disagiate non ancora raggiunte dalla fibra ottica, e di conseguenza capacità di trasporto più che raddoppiate a tutti gli Wisp con Accordi anti Digital Divide con Lepida.