“Importanti appuntamenti attendono il Paese”. Tra questi
“digitale terrestre e satellitare, banda larga e comunicazioni
elettroniche di nuova generazione”. Così Antonio Catricalà,
Presidente dell’Autorità Garante della concorrenza e del
mercato, illustra i punti chiave dello stato delle liberalizzazioni
in Italia alla presentazione della Relazione annuale
dell’Antitrust. (Scarica la
versione integrale del testo).
Al pari dell’alta velocità ferroviaria e la disciplina del
trasporto del gas, anche per le Tlc l’Antitrust fa delle
raccomandazioni: “Siamo ben consci che gli investimenti pubblici
e privati devono avere i ritorni attesi – si legge nel testo
della Presentazione. Sappiamo che alcune forme di separazione tra
rete e servizi sono di per sé onerose. Ma – sottolinea
l’Autorità – l’appuntamento più importante è quello della
concorrenza”. E avverte: “Non ci saranno aperture né
ampliamenti se prevarranno sempre gli incumbent, se non daremo
fiducia alle nuove iniziative economiche, se sceglieremo ogni volta
la soluzione meno destabilizzante per i vigenti equilibri”.
Niente di nuovo, però rispetto alle “preoccupazioni” già
espresse dall’Autorità nelle “recenti indagini, segnalazioni e
audizioni in Parlamento”, come si legge nella stessa
Relazione.
Tuttavia, dice l’Autorità, “non sarà sufficiente la
regolazione. Servirà un’attenta vigilanza: i monopolisti
resistono anche alle riforme già approvate, come in più occasioni
hanno dimostrato di saper fare”. Infatti – continua
l’Antitrust – “molte delle nostre istruttorie per abuso di
posizione dominante sono volte a contrastare comportamenti elusivi
delle liberalizzazioni”.
E a proposito di bilanci degli interventi per l’anno 2009,
“delle dieci procedure concluse nell’anno – si legge – ben
otto hanno visto gli indagati impegnarsi per rimediare alle
preoccupazioni concorrenziali dell’Autorità”. In più –
conclude Catricalà – “la strategia degli impegni ha pagato”.
Un esempio su tutti: “il settore della telefonia mobile ha visto
l’ingresso degli operatori virtuali”.
Il punto sul quale l’Autorità garante della concorrenza mette
l’accento, invece, è “la tutela dei consumatori” che “a
più di un anno dall’entrata in vigore della normativa sulle
pratiche commerciali scorrette” è “diventata una priorità
dell’Istituto”. Questo perché, come spiega l’Autority,
"la trasparenza ispira fiducia e garantisce la libertà di
scelta dei singoli”.
“Solo per le scorrettezze commerciali – scrive – l’importo
complessivo delle sanzioni pecuniarie, comminate dall’Autorità
nel corso del 2008 e nei primi mesi del 2009, ha registrato una
decisa crescita rispetto al periodo precedente, superando i
cinquantadue milioni di euro”.
A proposito di sanzioni, nelle venti pagine della
Relazione annuale sulle Tlc, l’Autorità traccia il bilancio
delle pratiche scorrette per cui è intervenuta nel 2008 e illustra
i punti critici della tutela dei consumatori. Non soltanto
pubblicità ingannevoli, ma anche gestione dei nuovi servizi
offerti dagli operatori di telefonia come Internet, suonerie e
forniture di servizi telefonici per chiamate e connessioni verso
numerazioni “satellitari internazionali” e “speciali di altri
gestori”.