Pronto a partire l’ultimo intervento del piano di azzeramento del digital divide in Lombardia. E’ infatti ufficiale la disponibilità di 20 milioni di euro (10 del ministero dello Sviluppo economico e 10 della Regione Lombardia), con cui sarà possibile completare la diffusione della banda larga anche nei 350 Comuni lombardi, nei quali ci sono ancora aree non coperte, a beneficio di quel 3,5% circa di popolazione che ancora non ha internet veloce. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, che ha atto sapere di aver confermato al ministro per lo Sviluppo economico lo stanziamento dei 10 milioni di euro del bilancio regionale necessari per sbloccare anche i fondi dello Stato.
La Lombardia è impegnata anche sulla banda ultralarga. A luglio 2012 la Regione ha stanziato 1,1 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture passive (canalizzazioni e fibre ottiche), che costituiscono la principale barriera per gli operatori a fare investimenti.
La rete in fibra ottica sarà di tipo punto-punto in architettura Ftth, Fiber To The Home, e consentirà la connessione in banda ultra larga (velocità superiori a 20Mbit per secondo) di tutte le aziende aderenti all’iniziativa. Il progetto prevede quattro fasi realizzative: a settembre comincera’ l’analisi della domanda e la raccolta delle adesioni preliminari attraverso la compilazione di questionari. Sarà quindi poi possibile definire le aspettative delle aziende in termini di servizi di connettività. Questa manifestazione d’interesse costituirà la condizione necessaria per l’avvio dei lavori. La soglia di adesione stabilita dovrà essere almeno pari al 50 per cento delle aziende insediate.
Del resto l’innovazione per le imprese lombarde resta una priorità: sono pronte a investire 14 miliardi di euro entro la fine del 2012. Nonostante la crisi, che riduce comunque gli investimenti, passando da una quota del 5% del giro d’affari nel 2011 al 2% nel 2012. Solo le imprese di Monza e Brianza pensano di investire per il 2012 circa 900 milioni di euro. Tra gli investimenti sono quelli innovativi i preferiti dagli
imprenditori lombardi: 1 su 5 sceglie di investire in macchinari e innovazione. Gli imprenditori che scelgono di più gli investimenti in innovazione sono quelli di Varese (31,1%), Como (22%) e Bergamo (20,5%). E l’innovazione è anche sentita come un’esigenza delle imprese per rispondere alla crisi: creare nuove linee di prodotto e nuovi servizi per diversificare il portafoglio degli ordini è una necessità per il 27,9% delle imprese di Varese, per il 17,2% delle imprese di Monza e Brianza, per il 16,2% di quelle di Milano. Gli investimenti in macchinari e nuove tecnologie sono prioritari per il 16,1% delle imprese di Brescia e gli investimenti in innovazione di processi per il 18% delle imprese di Como. È quanto emerge dalla indagine “Crisi e impresa 2012” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto circa 1000 imprese lombarde e da una stima su dati Registro Imprese, Istat.