Dopo lo shock del primo calo nella storia della banda larga fissa italiana (3Q 2011), c’erano molte attese per la chiusura 2011. Nell’ultimo trimestre il mercato è tornato, di poco, a crescere portando così le consistenze della banda larga fissa a 13,5 milioni di accessi, con un incremento annuo pari a circa 350 mila unità. La quota degli operatori alternativi è salita al 47% e su valori significativamente superiori nelle aree a maggiore competizione infrastrutturale, mentre gli accessi consumer di Telecom Italia sono in progressivo calo ormai dal quarto trimestre del 2010. Al di là degli aspetti congiunturali, il dato più evidente è comunque l’avvicinarsi della saturazione delle famiglie dotate di pc.
Prosegue invece la poderosa crescita della banda larga mobile, sempre più legata alla diffusione degli smartphone, anche se molti terminali non vengono ancora utilizzati per navigare. Ciononostante, in un anno gli accessi broadband mobili (chiavette e smartphone) sono cresciuti complessivamente di poco meno di 6 milioni. Data la velocità di sostituzione dei terminali, la diffusione della copertura della banda larga mobile e l’accessibilità delle offerte non è difficile capire l’enorme potenziale che abbiamo ancora di fronte a noi in un Paese di circa 95 milioni di Sim e oltre 48 milioni di utenti. In attesa della banda ultra larga e del confronto tra reti fisse e mobili sulle velocità superiori ai 20 Mbps, il futuro prossimo è definitivamente mobile.