La Commissione europea ha approvato nel 2010 un pacchetto dalla
cifra record di 1,8 miliardi di euro di aiuti di stato per la
diffusione della banda larga nei paesi Ue. Tra i diversi progetti
europei finanziati dallo stato che hanno ricevuto l'ok di
Bruxelles, anche quelli portati avanti per la riduzione del
"digital divide" in Lombardia e Trentino, il piano
nazionale per le aree rurali italiane e per i distretti industriali
di Lucca.
"Investimenti intelligenti per infrastrutture per la banda
larga sono cruciali per creare occupazione, migliorare la
performance economica e sbloccare il potenziale competitivo
dell'Ue nel lungo periodo", ha commentato il commissario
Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, spiegando che è per questo
che "la Commissione si è impegnata ad aiutare i paesi Ue ad
accelerare gli investimenti pubblici e privati in questo
settore".
Secondo le stime di Bruxelles, le 20 decisioni prese nel 2010 a
favore degli aiuti di stato per lo sviluppo della banda larga in
Europa, di un valore pari a quattro volte quello dello scorso anno
(406 milioni di euro contro 1,8 miliardi di quest'anno),
genereranno potenzialmente sino a 3,5 miliardi di investimenti
ulteriori nel settore.
"Quando la Commissione fa la sua valutazione dei progetti che
ricevono aiuti di stato si assicura che i finanziamenti vadano dove
ce n'è bisogno, per esempio nelle aree rurali e non nelle zone
ad alta densità di popolazione dove ci sono già molti
investimenti privati", ha detto la portavoce di Almunia. Tra
gli altri progetti approvati, anche quelli per la banda larga nelle
aree spopolate della Finlandia, in Baviera e Catalogna.