LA DELIBERA AGCOM

Banda larga mobile, asta e beauty contest per le frequenze 3,6-3,8GHz

L’Agcom ha deliberato come assegnare le risorse 3,6-3,8 GHz. Due i lotti disponibili, da 100 e 95 MHz. Si punta a potenziare l’Internet mobile nelle aree urbane ma anche ad abbattere il digital divide in quelle remote. Si userà lo “spectrum sharing”

Pubblicato il 04 Dic 2015

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Nella riunione del Consiglio del primo dicembre Agcom ha deciso come saranno usate, per la banda ultra larga mobile, le frequenze 3,6.3,8 GHz (relatori del provvedimento i commissari Antonio Nicita e Francesco Posteraro). L’Authority ha dunque rispettato le tempistiche anticipate a fine ottobre. Nonostante la dlibera non sia ancora disponibile (sarà pubblicata nei prossimi giorni), secondo quanto conferma una fonte Agcom a CorCom le frequenze, tanto attese e richieste (da anni) dagli operatori, saranno assegnate in parte con asta onerosa e in parte con beauty contest. Si tratta di un meccanismo di regolazione innovativo, per cui l’Italia fa avanguardia: uno “spectrum sharing” su base geografica. E’ una strategia di ottimizzazione delle risorse che probabilmente caratterizzerà future assegnazioni (anche di bande a 600 e 700 MHz nei prossimi anni).

Agcom ha stabilito che ci saranno due lotti di frequenze 3,6-3,8 GHz. Il primo è di 100 MHz, a livello nazionale, con frequenze libere da interferenze. Quelle del secondo lotto, 95 MHz, sono invece al momento occupate in parte dalla Difesa e dalle tv.

Il primo lotto (riparato da interferenze grazie a un cuscinetto di 5 MHz) sarà utilizzato in zone urbane (50 MHz) ed extra urbane (i restanti 50 MHz). Quelle cittadine saranno vendute all’asta e serviranno- si prevede- soprattutto agli operatori mobili per potenziare la propria rete 4G. Le frequenze extra urbane copriranno invece solo alcune regioni (sono “macro regionali”) e rispondono alle esigenze di colmare il digital divide banda ultra larga, quindi serviranno per l’obiettivo (del piano governativo) di dare a tutti i 30 Megabit entro il 2020. In queste zone le frequenze saranno assegnate con beauty contest e probabilmente attireranno l’interesse degli operatori fixed wireless broadband. La possibilità di usare lo stesso lotto di frequenze per usi e zone diversi è appunto il meccanismo di sharing geografico.

Il secondo lotto, di frequenze “sporche”, saranno invece assegnate man mano che verranno liberate. Hanno una copertura sub-nazionale. Il passo successivo saranno l’asta e il beauty contest, a cura del Mise, in una data ancora da destinarsi. A inizi 2016 è prevista anche l’assegnazione delle frequenze Banda L a Tim e Vodafone per il 4G.

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