L’associazione Meritocrazia Italia lancia un allarme sulla situazione della banda larga satellitare, sottolineando come l’Italia e l’Europa si trovino in ritardo rispetto ad altri Paesi, in particolare riguardo alla capacità di offrire alternative competitive a servizi come Starlink. “Fa molto discutere la questione Starlink, tra chi teme per la sicurezza nazionale e chi vi vede null’altro che l’ennesimo segnale di asservimento alla politica statunitense”, afferma Meritocrazia Italia. “È un fatto che l’Italia sia uno dei primi Paesi in Europa a intervenire sul tema con una nuova legge sullo spazio. Il 6 marzo scorso, la Camera ha approvato il disegno di legge sulle disposizioni in materia di economia dello spazio, che ora passa all’esame del Senato”.
La legge apre le porte a aziende dell’Unione europea e dei Paesi della Nato, come SpaceX, per accedere alla riserva di capacità nazionale che sarà istituita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “I soggetti interessati dovranno chiedere un’autorizzazione all’Agenzia spaziale italiana (Asi), la quale, dopo aver accertato una serie di requisiti, tra cui la sicurezza e la sostenibilità ambientale, invierà la richiesta al Mimit e al Comitato interministeriale sullo spazio”, spiega l’associazione. “L’Europa è ancora in ritardo e, nel breve termine, non offre alternative comparabili a Starlink“.
Partecipata pubblica fra le proposte risolutive
Meritocrazia Italia propone un piano articolato per affrontare la situazione: revisione del diritto internazionale per l’occupazione di porzioni di spazio, creazione di una partecipata pubblica per la gestione delle infrastrutture occupanti lo spazio italiano, e rafforzamento della sovranità digitale degli Stati. “Si richiede una mappatura e regolamentazione delle infrastrutture satellitari private, e la creazione di un consorzio pubblico-privato europeo per le telecomunicazioni satellitari”, continua la nota.
Ciriani: “Nessun affidamento a Starlink”
“Non c’è stato l’affidamento da parte del Governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink. Come già rassicurato dal Presidente Meloni, ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure”. A sottolinearlo nell’Aula del Senato è il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in risposta ad un’interrogazione presentata dal senatore di IV Enrico Borghi. Ciriani, cita anche quanto detto dalla premier Meloni nella conferenza stampa di inizio anno, per ribadire come “SpaceX ha avuto modo di illustrare al Governo una tecnologia che permette di garantire comunicazioni sicure a livello mondiale e che, quindi, per il Governo può essere interessante nell’ottica di assicurare un collegamento continuo, ad esempio, con le sedi diplomatiche o con i contingenti militari all’estero”. “Sempre il Presidente del Consiglio – prosegue Ciriani – ha messo in luce che le interlocuzioni con SpaceX rientrano nella normale attività di qualsiasi Governo, che consiste anche nel conoscere l’offerta delle aziende che operano sul mercato per cercare soluzioni meritevoli da adottare dopo avere condotto le istruttorie del caso”.
Ridurre la dipendenza dall’extra Europa
L’associazione conclude sottolineando l’importanza di investire in vettori di lancio e infrastrutture spaziali europee per ridurre la dipendenza da attori extraeuropei e valorizzare le eccellenze italiane nel settore spaziale. “Il programma Iris2 deve essere accelerato per diventare un’alternativa credibile a Starlink”, conclude Meritocrazia Italia.