Sono Enel Open Fiber, Fastweb, Metroweb Sviluppo, Tim Agenda digitale, Estra ed E-Via le sei società che – come anticipato da CorCom – hanno partecipato al bando per la qualifica alla gara di appalto per i lavori nelle aree bianche. Le regioni interessate sono Abruzzo, Molise, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Si è infatti riunita ieri la Commissione giudicatrice di Infratel Italia relativa alla gara “Banda ultralarga modello diretto per la concessione, la costruzione e la gestione nelle aree bianche”.
Le partecipanti hanno manifestato interesse sui 5 lotti ad eccezione della società Estra Spa, la quale ha manifestato interesse solo per 3 dei 5 lotti.
Si è aperta in questo modo la fase di prequalifica dei concorrenti nel corso della quale le società dovranno fornire informazioni relative ai requisiti minimi di partecipazione e sulle infrastrutture che intendono utilizzare. All’esame delle proposte da parte della Commissione seguirà la seconda fase del procedimento, che prevede l’invito, alle società in regola con tutte le richieste e i parametri fissati nel bando, alla presentazione delle offerte tecniche.
Sempre secondo quanto risulta al nostro sito si punta a chiudere questa fase entro ottobre per poi procedere con l’avvio delle gare entro fine anno. In dettaglio, il primo bando riguarda sei regioni: Abruzzo e Molise (considerate un’unica area), Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto e il bando prevede la concessione per la costruzione e gestione di un0infrastruttura passiva a banda ultralarga nelle aree C e D (aree bianche). Alle aziende è stato richiesto di comunicare le coordinate geografiche dei punti di interesse (indicando il sistema di riferimento) e la tipologia di nodo (specificando il nodi di rete su portante fisico o radio). Inoltre – si legge sull’avviso Infratel pubblicato il 10 giugno scorso “laddove risulti utile per l’erogazione da parte di codesta società dei servizi a banda ultralarga nelle aree bianche dei comuni interessati dal bando di gara sopracitato, si chiede di manifestare l’eventuale interesse ad acquisire: diritti d’uso su quota di infrastrutture pubbliche passive fornite dal concessionario anche in modalità pay per use (in coerenza con le linee guida Agcom); servizi di accesso attivi in modalità wholesale erogati dal concessionario”.