IL PIANO

Banda ultralarga, in Piemonte 484 milioni di investimenti

Previsti 284 milioni di fondi pubblici e 200 di risorse dai privati. Agli operatori che realizzeranno l’infrastruttura andrà la concessione per 25 anni

Pubblicato il 18 Apr 2016

banda-ultralarga-160218112941

Il Piemonte investirà quasi 500 milioni per far arrivare la banda ultralarga nelle aree montane più isolate, ossia nelle cosiddette aree a fallimento di mercato dove i privati non avrebbero interesse a investire. Ad annunciare le risorse ingenti che la Regione metterà sui lavori per la rete ultrabroadband è l’assessore regionale alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis, illustrando oggi alla Giunta la prima fase di avanzamento del piano sui cui il Piemonte sta definendo un accordo con il Mise. Previsti circa 284 milioni di finanziamento pubblico, a cui si aggiungeranno almeno 200 milioni di investimento privato, con l’obiettivo di coprire tutto il territorio piemontese entro il 2018.

Garantire l’accesso alla banda ultra larga al maggior numero di cittadini – afferma il presidente della Regione, Sergio Chiamparinoè per noi una assoluta priorità. La crescita economica di un territorio va di pari passo con l’innovazione tecnologica, che è indissolubilmente legata all’accesso a Internet e ai servizi online. C’è poi il grande tema dello sviluppo turistico delle nostre zone montane e collinari, sempre più legato al web, e dei rapporti fra cittadini e pubblica amministrazione che, grazie all’utilizzo sempre più diffuso dei canali telematici, risultano snelliti e semplificati”. La priorità degli interventi, aggiunge De Santis, sarà decisa “in base ad alcuni criteri, tra cui la presenza di realtà produttive, la maggiore densità di popolazione, la presenza di punti di interesse pubblico e soprattutto la classificazione delle aree”.

L’iniziativa sarà finanziata per 194 milioni con il Par Fsc, per 45 milioni con il Por Fesr e per 45 milioni con il Feasr. Il soggetto attuatore sarà Infratel e gli operatori che realizzeranno l’infrastruttura otterranno la concessione per 25 anni. La firma dell’accordo con il Mise avverrà nelle prossime due settimane, mentre la stipula delle convenzioni arriverà entro fine maggio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati