Sono i piccoli Comuni a rendere grande l’Italia. Cittadine dove tradizione e innovazione si fondono, tornate al centro della scena soprattutto dopo la pandemia da Covid 19: molte persone hanno scelto di tornare nei luoghi di appartenenza per lavorare da lì o magari avviare un’attività imprenditoriale. A volte con enormi difficoltà, dovute in particolar modo alla carenza – quando non totale mancanza – di connettività.
Si tratta di territori, spesso con caratteristiche orografiche “ostiche”, dove non arriva né l’Adsl né la fibra. O comunque dove i grandi provider non hanno avuto interesse ad investire come le seconde cinture metropolitane. Qui la soluzione è rappresentata dall’Fwa, Fixed Wireless Access, sistema ibrido di connettività mista fibra (fino all’antenna) – radio (dall’antenna all’abitazione) che sfrutta la tecnologia 5G.
L’esperienza di Ianni&Partners
Ianni & Partners fornisce a livello internazionale servizi di valutazione, certificazione (Accredia), convalida e verifica di un ampio spettro di norme e standard nazionali ed internazionali. La sede legale è a Milano ma quella operativa, ovvero i laboratori dove testano i prodotti industriali da certificare, è collocata a Borgomanero in provincia di Novara. E lì che c’è il cuore pulsante dell’azienda, il centro nevralgico del business.
“A marzo 2022, quando siamo arrivati a Borgomanero, abbiamo trovato la location idonea per la nostra attività di testing – spiega Silvia Orlandi, Quality Laboratory Manager di Ianni&Partners – L’hub ci consentiva di ricevere materiali anche in grandi quantità, avevamo a disposizione spazi per collocare macchine spesso ingombranti. Quindi, da un punto di vista strettamente logistico, non avevamo riscontrato problemi”.
“I problemi però sono arrivati quando abbiamo collegato le macchine – puntualizza Orlandi – Ci siamo subito accorti che la connessione non era stabile e che si manifestavano, spesso persistendo per lunghi momenti, interruzioni di linea che praticamente vanificano tutto il lavoro fatto fino a quel momento”.
Ianni&Partners utilizza un’applicazione proprietaria di gestione sulla quale “transita” tutto il processo di accreditamento. E ovviamente, bloccandosi la linea, si fermava anche l’operatività dell’applicazione.
“A Borgomanero non arrivava la fibra e noi avevamo comunque bisogno di una connessione performante e stabile – dice la manager – Abbiamo quindi optato per una connessione Fwa fornita dall’operatore Eolo, che rispondeva in pieno alle nostre esigenze”. Che nel frattempo si erano ampliate e non riguardavo più solamente la funzionalità delle macchine connesse e della piattaforma.
“Progressivamente, i clienti hanno iniziato a chiederci di partecipare al testing non più solo in presenza, ma anche in videocollegamento – racconta Orlandi – Così come sono aumentate le richieste di condividere i dati online. Praticamente la carta è sparita dalla nostra attività. Contestualmente, sulla nostra piattaforma proprietaria abbiamo inserito la firma digitale sugli ordini. Il che garantisce maggiore velocità nel procedimento, migliore tracciamento e ovviamente maggiore trasparenza. E tutto questo, almeno per noi, non sarebbe stato possibile senza una connessione stabile. L’Fwa per noi è stato un grande abilitatore del business e ha dato un assist importante alla crescita di Ianni&Partners.
L’attenzione ai territori
Eolo ha un osservatorio privilegiato sui piccoli Comuni in digital divide, tra i quali però sta aumentando la consapevolezza sul ruolo cruciale della connettività per lo sviluppo economico e sociale dei territori.
“Dalle analisi dei territori che operiamo quotidianamente da circa vent’anni, emerge che l’attenzione a una connessione di qualità sia sempre più importante per cittadini e imprese, in ogni territorio. Un’attenzione che – afferma Alessandro Favole, Direttore della Business Unit “Business & Wholesales” di Eolo – negli ultimi anni è aumentata, molto probabilmente a causa dell’esperienza pandemica, durante la quale si è reso evidente come la rete fosse imprescindibile per il lavoro, l’istruzione, la sanità e molti altri settori.”
I Comuni possono dunque svolgere un ruolo importante e strategico di abilitatori degli operatori di telecomunicazione che investono attivamente nelle infrastrutture per garantire prestazioni ottimali e migliorare i propri servizi di rete, nonché le proprie tecnologie. “Eolo è già presente in circa 7.000 comuni e in quelle aree definite ‘seconde cinture metropolitane’, poste all’esterno del centro urbano principale ma comunque all’interno dei limiti amministrativi dell’area metropolitana, dove spesso non arriva la fibra ottica ma lo sviluppo demografico, la crescita economica e la presenza di insediamenti industriali esiste e deve essere valorizzata”, spiega Favole.
“C’è ancora del lavoro da fare a livello di sistema-Paese ma anche il governo sta lavorando per mettere a punto programmi e attività necessari per ridurre il divario digitale in Italia. Uno dei principali progetti è il Piano Banda Ultra Larga che prevede l’investimento di fondi pubblici che spingano operatori privati a estendere la copertura di rete, migliorando così l’infrastruttura esistente e portando la connessione a banda larga ad alta velocità anche nei comuni più piccoli e nelle aree rurali – evidenzia il manager – Per i Comuni, è possibile, inoltre, fare ricorso al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che fornisce finanziamenti per promuovere l’innovazione digitale, implementando progetti che abbiano l’obiettivo di migliorare l’accesso a Internet e supportare le imprese locali”.
“Chiaramente, il livello di consapevolezza e le azioni da avviare cambiano da Comune a Comune, a secondo anche degli strumenti e delle risorse a disposizione ma, in generale, pensiamo sia fondamentale creare le condizioni necessarie per raggiungere una copertura completa e garantire un accesso equo alle tecnologie digitali in tutto il Paese – continua Favole – Sono sempre di più, infatti, le realtà che vogliono promuovere il proprio e-commerce locale, che si trovano a dover collaborare con gli operatori di telecomunicazioni per migliorare la copertura di rete in determinate aree e, sempre più spesso, vediamo nascere e svilupparsi anche nei territori più isolati spazi di coworking, acceleratori di startup, servizi di consulenza per le imprese locali che desiderano sviluppare o migliorare la propria presenza digitale”.
Gli ostacoli per le imprese
E ancora oggi non sono pochi gli ostacoli che le imprese possono incontrare sul fronte connettività. Ostacoli che aziende come Eolo possono contrubuire a far superare.
“Ad oggi, gli ostacoli che si possono incontrare per superare il digital divide non sono pochi e il caso di Ianni&Partners lo dimostra a pieno- sottolinea Favole – Dalla carenza all’inadeguatezza di infrastrutture di telecomunicazione, ai costi elevati per estendere la connessione in zone meno densamente popolate, alla difficoltà di ottenere le autorizzazioni normative necessarie per costruire nuove infrastrutture, per non parlare di quella relativa all’accesso ai finanziamenti: per le aziende che operano in zone svantaggiate dal punto di vista economico è più difficile ottenere le risorse per progetti di sviluppo delle infrastrutture digitali”.
“Grazie alla capillarità di Eolo, possiamo affermare di essere in grado di contribuire allo sviluppo di realtà imprenditoriali italiane che, prive dell’accesso a una connessione stabile e veloce, sarebbero fortemente penalizzate o, peggio, costrette a rinunciare alle proprie attività e alla propria clientela, con tutte le ricadute economiche e sociali che ne conseguirebbero- dice Favole – È importante che tutti i territori, anche quelli più remoti e isolati, siano raggiunti da infrastrutture di rete adeguatamente sviluppate e noi operiamo da sempre non solo per essere presenti dove gli altri non arrivano ma investiamo costantemente per poter offrire un servizio che sia tecnologicamente avanzato e all’avanguardia”.
La collaborazione aziende-enti locali
“Siamo anche consapevoli di quanto sia cruciale collaborare con i Comuni e con le aziende, le pmi e i cittadini che costituiscono il tessuto imprenditoriale italiano, fornendo loro il supporto necessario, sia da un punto di vista puramente tecnico ma anche, fornendo un tipo di assistenza più consulenziale e di orientamento, anche grazie alla nostra Rete di Vendita, un network di consulenti specializzati e certificati che hanno la profonda conoscenza di questi territori e del loro tessuto economico sociale”, spiega Favole .
“Per superare le numerose sfide poste dal digital divide, a partire quindi da quelle logistiche e finanziarie, è necessario mettere in campo azioni congiunte e soprattutto intensificare la collaborazione tra aziende- conclude – Anche il sopraggiungere della Fibra per noi è funzionale giacché consente di abilitare i nostri Ponti Radio ad una migliore gestione del trasporto del traffico dati dai ripetitori verso la rete primaria, incrementando ulteriormente le prestazioni sull’accesso al servizio in casa del cliente finale”.