L'INIZIATIVA

Banda ultralarga, mancano 10mila professionisti: via alla cabina di regia pubblico-privato

Il ministero del Lavoro sigla un accordo con il consorzio Elis nell’ambito del progetto Distretto Italia che vede in campo 45 aziende per formare le figure professionali più richieste dal mercato: dai posatori di fibra ottica ai programmatori software, dai manager di cantiere agli impiantisti elettrici. Ad Anpal Servizi il ruolo di coordinatore per monitorare i risultati raggiunti e premiare le imprese più attive

Pubblicato il 27 Giu 2023

Sono 10mila le posizioni vacanti, soprattutto nei settori telecomunicazioni, energia, costruzioni e trasformazione digitale, individuate dalle aziende che aderiscono a “Distretto Italia”. Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme ad Anpal Servizi, hanno dunque firmato un accordo con il Consorzio Elis per inserire nel mondo del lavoro, attraverso politiche attive di orientamento e formazione, persone a rischio di povertà ed emarginazione e soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale. Tra questi, anche i beneficiari dell’assegno di inclusione che sono attivabili al lavoro.

L’accordo tra ministero del Lavoro e Consorzio Elis

L’accordo è stato presentato ieri a Roma dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, alla presenza delle aziende del Consorzio, e crea un canale diretto di collaborazione tra enti pubblici e “Distretto Italia”, il progetto di orientamento, formazione e avviamento al lavoro, partito all’inizio dell’anno su iniziativa di 45 imprese italiane, Agenzie per il Lavoro e altri enti, riuniti nel Consorzio Elis sotto la presidenza di turno di Autostrade per l’Italia.

L’intesa dà il via a un’iniziativa sperimentale di collaborazione pubblico-privato a livello nazionale. Il Ministero del Lavoro mette a disposizione delle aziende di “Distretto Italia” le competenze e la rete territoriale per utilizzare al meglio le misure nazionali di politica del lavoro, e in particolare il Programma Gol e il Piano Nazionale Giovani, Donne e lavoro. Condividerà inoltre con i soggetti autorizzati e accreditati ai servizi per il lavoro che aderiscono a “Distretto Italia”, al pari degli altri soggetti previsti dalla disposizione normativa, gli elenchi delle persone d’età compresa tra i 18 e i 59 anni, attivabili al lavoro.

Da parte sua, il Consorzio Elis si impegna a proporre alle persone indirizzate a misure di reinserimento professionale le posizioni di lavoro già mappate nell’ambito del progetto, e quelle che emergeranno dai prossimi studi, con “particolare attenzione ai beneficiari attivabili al lavoro e beneficiari dell’Assegno di Inclusione, e prevedendo il coinvolgimento dei lavoratori in cassa integrazione, licenziati o in uscita dalle aziende, nelle quali sono in corso vertenze poste all’attenzione del ministero”.

Presso Anpal Servizi sarà attiva la cabina di regia che coordinerà la collaborazione tra ministero e Consorzio. L’accordo prevede poi almeno un incontro annuale tra il Ministro e le imprese di “Distretto Italia” per valutare gli obiettivi raggiunti e premiare le imprese che avranno maggiormente contribuito al risultato.

Tutti i soggetti coinvolti si impegnano anche nell’attuazione di azioni attente alla parità di genere e al reinserimento attivo dei neet, tre milioni di giovani che in Italia non studiano e non lavorano, ovvero una persona su quattro nella fascia d’età 15-34 anni. Il dato più alto nelle statistiche dell’Unione Europea (23,1%) contro una media del 13,1% per i 27 Paesi dell’Ue.

L’impatto dei corsi di formazione

Nell’aprile scorso sono partiti i primi corsi di formazione per le figure maggiormente cercate: posatori di fibra ottica, programmatori software, manager di cantiere e impiantisti elettrici. Tutti i percorsi di orientamento e formazione sono gratuiti e hanno una durata che varia dalle cinque alle 20 settimane.

Negli ultimi anni i corsi organizzati dal Consorzio Elis hanno registrato un tasso di assunzioni al termine della formazione del 98%. La formazione viene infatti progettata ed erogata sulla base delle competenze richieste dalle aziende stesse e delle posizioni vacanti al loro interno. Con attività di orientamento che permettano a giovani e persone senza impiego di conoscere più da vicino le reali opportunità offerte dal mercato del lavoro, “Distretto Italia” sta così puntando a contrastare il paradosso di ampie fasce della popolazione che non vedono opportunità per il proprio futuro e aziende che non trovano il personale di cui hanno bisogno.

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