Sono 10mila le posizioni vacanti, soprattutto nei settori telecomunicazioni, energia, costruzioni e trasformazione digitale, individuate dalle aziende che aderiscono a “Distretto Italia”. Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme ad Anpal Servizi, hanno dunque firmato un accordo con il Consorzio Elis per inserire nel mondo del lavoro, attraverso politiche attive di orientamento e formazione, persone a rischio di povertà ed emarginazione e soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale. Tra questi, anche i beneficiari dell’assegno di inclusione che sono attivabili al lavoro.
L’accordo tra ministero del Lavoro e Consorzio Elis
L’accordo è stato presentato ieri a Roma dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, alla presenza delle aziende del Consorzio, e crea un canale diretto di collaborazione tra enti pubblici e “Distretto Italia”, il progetto di orientamento, formazione e avviamento al lavoro, partito all’inizio dell’anno su iniziativa di 45 imprese italiane, Agenzie per il Lavoro e altri enti, riuniti nel Consorzio Elis sotto la presidenza di turno di Autostrade per l’Italia.
L’intesa dà il via a un’iniziativa sperimentale di collaborazione pubblico-privato a livello nazionale. Il Ministero del Lavoro mette a disposizione delle aziende di “Distretto Italia” le competenze e la rete territoriale per utilizzare al meglio le misure nazionali di politica del lavoro, e in particolare il Programma Gol e il Piano Nazionale Giovani, Donne e lavoro. Condividerà inoltre con i soggetti autorizzati e accreditati ai servizi per il lavoro che aderiscono a “Distretto Italia”, al pari degli altri soggetti previsti dalla disposizione normativa, gli elenchi delle persone d’età compresa tra i 18 e i 59 anni, attivabili al lavoro.
Da parte sua, il Consorzio Elis si impegna a proporre alle persone indirizzate a misure di reinserimento professionale le posizioni di lavoro già mappate nell’ambito del progetto, e quelle che emergeranno dai prossimi studi, con “particolare attenzione ai beneficiari attivabili al lavoro e beneficiari dell’Assegno di Inclusione, e prevedendo il coinvolgimento dei lavoratori in cassa integrazione, licenziati o in uscita dalle aziende, nelle quali sono in corso vertenze poste all’attenzione del ministero”.
Presso Anpal Servizi sarà attiva la cabina di regia che coordinerà la collaborazione tra ministero e Consorzio. L’accordo prevede poi almeno un incontro annuale tra il Ministro e le imprese di “Distretto Italia” per valutare gli obiettivi raggiunti e premiare le imprese che avranno maggiormente contribuito al risultato.
Tutti i soggetti coinvolti si impegnano anche nell’attuazione di azioni attente alla parità di genere e al reinserimento attivo dei neet, tre milioni di giovani che in Italia non studiano e non lavorano, ovvero una persona su quattro nella fascia d’età 15-34 anni. Il dato più alto nelle statistiche dell’Unione Europea (23,1%) contro una media del 13,1% per i 27 Paesi dell’Ue.
L’impatto dei corsi di formazione
Nell’aprile scorso sono partiti i primi corsi di formazione per le figure maggiormente cercate: posatori di fibra ottica, programmatori software, manager di cantiere e impiantisti elettrici. Tutti i percorsi di orientamento e formazione sono gratuiti e hanno una durata che varia dalle cinque alle 20 settimane.
Negli ultimi anni i corsi organizzati dal Consorzio Elis hanno registrato un tasso di assunzioni al termine della formazione del 98%. La formazione viene infatti progettata ed erogata sulla base delle competenze richieste dalle aziende stesse e delle posizioni vacanti al loro interno. Con attività di orientamento che permettano a giovani e persone senza impiego di conoscere più da vicino le reali opportunità offerte dal mercato del lavoro, “Distretto Italia” sta così puntando a contrastare il paradosso di ampie fasce della popolazione che non vedono opportunità per il proprio futuro e aziende che non trovano il personale di cui hanno bisogno.