Anche Acea sta valutando l’ipotesi di entrare nella partita per lo sviluppo della banda ultralarga in Italia. Dopo Enel, che ha già avanzato la propria disponibilità e ha iniziato a valutare le possibilità operative con le telco, anche l’azienda romana fa un passo avanti.
“Siamo stati ascoltati dal Governo, abbiamo espresso la nostra opinione – ha riferito per la prima volta l’amministratore delegato della società Alberto Irace (nella foto) – E’ evidente che è un qualcosa in corso di definizione, non c’è ancora un modello di business definito: quando lo sarà lo valuteremo con attenzione, sicuramente io esprimo il nostro interesse”.
“Però – ha continuato Irace parlando a margine dell’inaugurazione di una ‘Casa dell’Acqua’ al Colosseo – dentro dei confini, perché noi non siamo certo un operatore di Tlc, non siamo interessati a quello, noi possiamo fare gli elettricisti. Se possiamo fare qualcosa di utile per accelerare lo sviluppo della banda larga in Italia, la possiamo anche considerare una opportunità di crescita e di creazione di valore per Acea“.
I primi sondaggi con gli operatori ci sono già stati, conclude l’Ad di Acea: “Abbiamo avuto – afferma – contatti, assolutamente preliminari, con soggetti potenzialmente interessati”.