La Commissione europea dovrebbe andare verso l’ok al Piano dell’Italia per la banda ultralarga nelle aeree bianche a fallimento di mercato (C e D). I contatti sono tuttora in corso tra Bruxelles e Roma ma “non ci sono grandi problemi, è quasi tutto risolto e stiamo andando verso un atterraggio morbido”, hanno riferito le fonti. Il Piano italiano deve ricevere l’ok dei servizi della concorrenza guidati dalla commissaria Margrethe Vestager, che ne valutano la compatibilita’ con le norme europee in materia di aiuti di stato.
Nei giorni scorsi la Commissione aveva detto a CorCom di lavorare “a stretto e contatto e in maniera costruttiva con il governo italiano sul tema della banda ultralarga”.
Il documento è stato prenotificato a Bruxelles prima della fine dell’anno e avrebbe dovuto essere formalmente notificato, per ottenere l’ok finale da parte della Commissione europea, già da diverso tempo. Il 7 aprile scorso il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli – in occasione della conferenza stampa a Palazzo Chigi in cui il premier Matteo Renzi ha tenuto a battesimo il piano banda ultralarga di Enel Open Fiber – ha dichiarato che era attesa “a giorni” la risposta da parte dell’Europa. In realtà secondo quanto risulta a CorCom il piano sarebbe sostanzialmente approvato, ma sarebbero ancora in corso alcune verifiche in merito al rispetto della normativa sugli aiuti di stato. Verifiche che però necessitano di essere concluse prima del 29 aprile, quando – in occasione dell’Internet day – si darà il via alle prime gare per le aree a fallimento di mercato. Intanto l’Agcom ha rilasciato le Linee guida per l’accesso alle nuove reti, uno step fondamentale in vista della messa a punto dei bandi di gara.