SCENARI

5G, Di Raimondo: “Chance imperdibile, ma investire sulle competenze”

La direttrice generale di Asstel: “La quinta generazione mobile pilastro per costruire un’Italia più accessibile, verde e connessa. E che non lasci indietro nessuno”. Report Juniper: dalle nuove reti mobili il 77% delle entrate globali degli operatori entro il 2026

Pubblicato il 01 Dic 2021

TELCO PER L'ITALIA

“Un’opportunità imprescindibile per dar forma a innumerevoli servizi in svariati ambiti applicativi”, con l’obiettivo di “costruire un’Italia più vivibile, accessibile, verde e connessa, senza lasciare indietro nessuno”. In questi termini Laura Di Raimondo, direttore di Asstel Assotelecomunicazioni, ha parlato della tecnologia 5G in occasione dell’appuntamento annuale 5G Italy che si è tenuto oggi a Roma. “La sfida cruciale per sostenere la digitalizzazione di imprese, PA e cittadini – ha puntualizzato Di Raimondo – passa dal potenziamento delle reti ultrabroadband ad altissima velocità, sia fisse sia mobili, nel minor tempo possibile. Negli ultimi 10 anni sono stati investiti oltre 70 miliardi di euro e, nonostante il Desi 2021 ci dica che l’Italia ha recuperato qualche posizione, restiamo ancora nella parte bassa della classifica e il digital divide non è un problema passato, ma continua a generare nuove e inedite forme di disuguaglianze con risvolti sociali e culturali”.

“Verso un sistema Paese più digitale e sostenibile”

“La filiera – ha aggiunto Di Raimondo – ha accolto con favore il Piano Italia a 1 Giga che assicurerà connettività a un Gigabit al secondo in tutte le zone che, in base alle dichiarazioni degli operatori, non risultino servite da connettività con velocità di almeno 300 Mbps stabili in download entro il 2026. Questa è la soglia individuata per garantire rapidamente lo sviluppo verso il Gigabit al secondo, che è l’obiettivo della bussola digitale europea per soddisfare il crescente fabbisogno di servizi sempre più evoluti”.

“Si tratta di costruire, su basi totalmente rinnovate, un sistema Paese più digitale e sostenibile. Ciò sarà possibile solo accelerando la diffusione delle reti di quinta generazione su tutto il territorio nazionale e implementando una copertura capillare della rete mobile ultraveloce. Sfide ambiziose a cui dovranno affiancarsi interventi mirati ad armonizzare ai livelli raccomandati dall’Europa, i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici; garantire il rispetto dei tempi della liberazione della banda 700MhZ per il 5G; rimodulare le scadenze di pagamento degli oneri per le frequenze 5G, per allinearle ai tempi di effettiva realizzazione delle reti; dare una rapida e piena attuazione alle disposizioni di semplificazione dei processi autorizzativi per la realizzazione delle reti, contenute nel Dl Semplificazioni”.

“I processi di trasformazione che attendono la filiera tlc e il lavoro richiedono nuove conoscenze, competenze e investimenti sulla formazione permanente – ha proseguito il direttore di Asstel -, quali fattori chiave per contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese, dotando soprattutto i giovani delle skill necessarie, attraverso un dialogo costante con le istituzioni scolastiche, accademiche e gli Its, per essere pronti al mondo del lavoro di oggi e di domani”. “Solo riattivando il circuito virtuoso tra competenze, innovazione, investimenti, nuovi servizi e generazione di valore e investendo in capitale umano innovativo – ha concluso -, possiamo superare le diseguaglianze di genere, generazionali, di competenze e territoriali”.

Juniper: dati cellulari in crescita esponenziale

Intanto, sempre sul fronte 5G, un nuovo studio di Juniper Research ha rilevato che le entrate generate dai servizi di quinta generazione entro il 2026 raggiungeranno i 600 miliardi di dollari, pari al 77% delle entrate globali fatturate. La ragione? Gli operatori trarranno vantaggio dalla crescita esponenziale dei dati cellulari. Secondo la ricerca, infatti,  l’adozione dei servizi 5G nei settori consumer e IoT è guidata da una forte diffusione di dispositivi compatibili con la nuova tecnologia, insieme a interessanti modelli di prezzi di abbonamento, nonostante la crisi dei semiconduttori causata dalla pandemia di Covid-19.

La nuova ricerca, “Operator revenue strategies: challenges, opportunities & market forecasts 2021-2026“, esorta gli operatori a sfruttare le proprie reti 5G e gli elevati livelli di virtualizzazione per sviluppare nuovi servizi basati su IP che generano ulteriori flussi di entrate. Identifica quindi i dispositivi consumer emergenti basati sul 5G, come laptop e router mobili, come un’area di interesse chiave per gli operatori nei prossimi anni.

Traffico dati: +300% nei prossimi cinque anni

Il rapporto inoltre prevede che la quantità di dati cellulari generati raggiungerà i 2.900 exabyte entro il 2026, passando da 720 exabyte nel 2021. Ciò rappresenta una crescita del 300% nei prossimi cinque anni. Prevede che questa crescita sarà guidata da una crescente domanda di dati su connessioni 5G e da una crescita sostanziale dei dispositivi IoT cellulari. A tutto ciò si aggiunge che i dispositivi IoT cellulari, inclusi i dispositivi smart city, i sensori per la casa intelligente e l’agricoltura connessa, cresceranno notevolmente nei prossimi cinque anni. Entro il 2026, la ricerca prevede che il numero di dispositivi IoT cellulari raggiungerà i 6 miliardi, superando per la prima volta il numero globale di smartphone.

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