LA RILEVAZIONE

Agcom: reti a banda larga in aumento, sfiorata quota 16 milioni

I dati dell’Osservatorio sulle comunicazioni sul primo trimestre 2017: la discesa degli accessi Xdsl (-600mila) compensata dall’aumento delle connessioni qualitativamente superiori (+1,37 milioni). Crescono anche il traffico dati in mobilità e le Sim destinate all’M2M

Pubblicato il 20 Lug 2017

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Il primo trimestre 2017 ha registrato un generale aumento degli accessi a Internet sia su rete fissa che mobile, con una crescita generalizzata della qualità delle connessioni. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni diffusi oggi da Agcom, secondo cui le linee di rete fissa a banda larga con velocità pari o superiore ai 10 Mbit/s hanno sfiorato nel primo trimestre 2017 le 16 milioni di unità, con una crescita su base annua pari a 770mila unità. Dalla rilevazione emerge una riduzione degli accessi in tecnologia xDSL (-600 mila), più che compensata però dalla crescita degli accessi in altre tecnologie qualitativamente superiori, che hanno segnato un aumento di 1,37 milioni e raggiunto i 3,9 milioni di accessi “grazie soprattutto – recita una nota dell’authority – alla crescita delle linee FttcFtth”.

Nel settore delle linee mobili, alla fine del primo trimestre dell’anno, le linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit/s sono il 55% del totale, mentre quelle ultrabroadband (velocità superiore ai 30 Mbit/s) rappresentano il 17,4%, rispetto al 9,9% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. “Il quadro competitivo – spiega Agcom – vede Tim, pur perdendo 0,9 punti percentuali su base annua e 0,5 punti percentuali rispetto all’ultimo trimestre, rimanere ampiamente il primo operatore con il 45,4%, seguita da Fastweb e WindTre, con il 15%”.

Nel settore delle linee mobili, si registra un aumento complessivo di 0,9 milioni, dovuto principalmente all’andamento delle sim M2M, cresciute di 2,3 milioni di unità, mentre le sim tradizionali (voce + dati) si riducono di 2,3 milioni. “Con il 32,7% – prosegue l’authority – WindTre è leader di mercato: tale posizione si rafforza (36,4%) se si considerano unicamente le sim ‘human’, escludendo cioè le M2M). Prosegue in misura consistente la crescita della larga banda mobile: nel corso del primo trimestre dell’anno le sim che hanno effettuato traffico dati ammontano a 52,7 milioni (+5,2% su base annua), con un consumo medio unitario di dati stimabile in 2,2 GB/mese (+40,8%) nel primo trimestre 2017. Nel quinquennio 2013 – 2017, le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 31,9% al 53,9%. Prosegue infine inesorabile l’arretramento degli sms inviati (5,4 miliardi nel primo trimestre dell’anno) che si riducono del 17% su base annua e di oltre il 76% rispetto al 2013”.

Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di marzo 2017, oltre 30 milioni di individui si sono collegati giornalmente alla Rete: mediamente la navigazione su Whatsapp e Facebook ha supera le 27 ore mensili per utente, mentre su Google ha raggiunto quasi le 7 ore mensili.

Nel mercato televisivo, nel periodo marzo 2013 – marzo 2017 la Rai riduce gli ascolti di 3,5 punti percentuali (dal 40,6 al 37,1%), mentre l’audience di Mediaset cresce nello stesso periodo considerato dello 0,1% (dal 32,7 al 32,8%). Analizzando il primo trimestre 2017, i due operatori registrano una crescita nelle quote di ascolto rispettivamente dell’1,8% e dell’1,1%, mentre nell’ultimo trimestre risulta in calo l’audience di Sky, Discovery, La7 e degli altri operatori minori. Riguardo all’audience radiofonica, i dati mostrano una sostanziale stabilità degli ascolti con l’emittente RTL 102.5 che mantiene la leadership. Continua la flessione dell’editoria quotidiana: nello scorso marzo la vendita di quotidiani è risultata di poco inferiore ai 2,5 milioni di copie, in flessione dell’8,7% rispetto allo stesso mese del 2016. Nonostante una riduzione su base annua di 0,6 punti percentuali, RCS Mediagroup resta leader nella distribuzione delle copie vendute con il 22,1%.

Infine, nel settore postale i ricavi complessivi nel primo semestre dell’anno sono aumentati del 5,6%, con i servizi di corriere espresso in crescita del dell’11,8% e quelli postali in flessione dell’1,8%%. I volumi dei servizi compresi nel servizio universale risultano in flessione del 12%, mentre gli invii di pacchi risultano in crescita del 12,4%.

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