Anche le aree bianche vanno a rete. Sarà pubblicato venerdì 20 aprile in Gazzetta ufficiale l’atteso terzo bando per portare la banda ultra larga nelle aree a fallimento di mercato. Lo ha annunciato Maurizio Decina, presidente di Infratel. Si tratta dell’ultimo bando che chiude il cerchio delle “prime” aree bianche, dopo gli accordi conclusi con le regioni Calabria, Puglia e Sardegna dopo i ritardi accumulati nell’accordo con la Regione Calabria.
I primi due bandi per le aree bianche sono stati vinti da Open Fiber. Quest’ultimo vedrà la partecipazione di Tim gestita da Amos Genish.
Dopo i primi due bandi di gara, vinti da Open Fiber, e che hanno coinvolto 16 regioni e la provincia autonoma di Trento, arriva così al rush il terzo bando Infratel previsto dal piano strategico nazionale al fine di poter garantire la banda ultralarga nelle cosiddette aree a fallimento di mercato.
Intanto è stato pubblicato e messo a consultazione il Piano degli investimenti nelle aree grigie, dopo il via libera arrivato dal Comitato banda ultralarga (Cobul) alla luce del preliminare parere favorevole da parte della Commissione europea.
Si tratta della seconda fase di attuazione della strategia italiana per la banda ultra larga. L’intervento pubblico nelle aree grigie intende sostenere i progetti di investimento in reti a velocità di 1 giga simmetrico, realizzando in tal modo – si legge nel documento – un salto di qualità tecnologico mediante una rete a prova di futuro, abilitante l’offerta di servizi a connettività ultraveloce. Attualmente nelle aree interessate, la presenza di un operatore di rete privato non consente di raggiungere un’offerta di servizi di connettività superiore a 30 Mbit/s in download e a 15 Mbit/s in upload.