Garantire a tutti i cittadini italiani la larghezza di banda necessaria, alias la banda larga come servizio universale: questo l’obiettivo della consultazione avviata da Agcom ai sensi dell’art. 94 del nuovo Codice delle Comunicazioni elettroniche. (QUI LA DELIBERA)
“Su tutto il territorio nazionale i consumatori hanno diritto ad accedere, a un prezzo accessibile, a un adeguato servizio di accesso a internet a banda larga e a servizi di comunicazione vocale, che siano disponibili, in postazione fissa, da parte di almeno un operatore. A tal fine, l’Autorità è chiamata a definire, alla luce delle circostanze nazionali e della larghezza minima di banda di cui dispone la maggioranza dei consumatori nel territorio italiano, il suddetto servizio di accesso adeguato a internet a banda larga, al fine di garantire la larghezza di banda necessaria per la partecipazione sociale ed economica alla società”, si legge nella premessa al documento pubblicato sul sito web dell’Autorità.
30 giorni per la consultazione pubblica
I termini del procedimento sono fissati in 180 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità, ossia a partire da venerdì 10 giugno. I termini del procedimento possono essere prorogati dall’Autorità con determinazione motivata. E i soggetti interessati possono fare pervenire, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento le prime considerazioni.
“La definizione del contenuto del servizio universale si rende, inoltre, necessaria affinché l’Autorità possa successivamente determinare la metodologia più efficace ed adeguata a garantire la disponibilità del servizio universale, in tutto il territorio nazionale o in parte di esso, applicando un meccanismo di designazione di una o più imprese fornitrici che sia efficace, obiettivo, trasparente e non discriminatorio”, recita il comma 4 dell’articolo 96.