Erogare servizi con capacità di almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit in upload a oltre 6,8 milioni di civici: questo l’obiettivo del bando Italia a 1 Giga da oltre 3,6 miliardi per le aree grigie, il primo della strategia Italia digitale 2026 messa a punto dal ministro dell’Innovazione Vittorio Colao. (SCARICA QUI IL BANDO)
15 i lotti in cui è stato suddiviso il territorio e per l’aggiudicazione è stato scelto il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La gara sarà gestita da Infratel Italia, la in house del Mise guidata da Marco Bellezza, sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia. Per la presentazione delle offerte la deadline è stata fissata al 16 marzo. L’attuazione del Progetto di investimento avrà inizio a decorrere dalla data di sottoscrizione della convenzione e si concluderà entro il 30 giugno 2026.
Come funziona la gara
Per ciascun lotto è ammessa la presentazione di un solo progetto di investimento da parte di ciascun proponente. Ciascun concorrente potrà aggiudicarsi fino a un massimo di otto lotti.
Per l’assegnazione -criteri uguali per tutti i lotti – saranno presi in esame: l’offerta economica, le caratteristiche delle reti, tra cui l’architettura e il dimensionamento, la qualità dei piani di assunzione e formazione del personale e di gestione del progetto ed anche impegni relativi a inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate ed eventuali miglioramenti rispetto alle performance richieste e alle condizioni tecniche ed economiche regolatorie minime previste.
Riguardo alle tecnologie è stata garantita la neutralità tecnologica, quindi oltre alla fibra si potranno usare quelle ritenute più opportune- incluse quelle della famiglia wireless – a garantire i risultati in termini di performance anche per velocizzare l’iter di installazione.
Il vincitore della gara dovrà garantire a tutti gli operatori di mercato l’accesso all’ingrosso -wholesale – alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e dal bando di gara.
All’esito della presente procedura di selezione, per ciascuno dei lotti aggiudicati verrà sottoscritta la convenzione che regola le modalità per la concessione del contributo che potrà essere, al massimo pari al 70% delle spese ammissibili, il resto dunque sarà a carico del beneficiario.
Per garantire il rispetto degli obblighi del bando entro giugno 2026, sono stati individuati obiettivi semestrali di copertura e un sistema di penali in caso di mancata copertura dei civici e ritardo dei tempi di realizzazione dei lavori. “A corredo del Progetto di investimento e a garanzia della serietà del medesimo dovrà essere prestata una garanzia provvisoria, pari all’1% dell’importo massimo del contributo previsto per il lotto per il quale si presenta il progetto – si legge nel bando -. La garanzia provvisoria sarà costituita, a scelta dell’operatore, tramite cauzione o fideiussione bancaria
o assicurativa”.