La fibra ottica e le connessioni Fixed Wireless Access (Fwa) sono le due tecnologie a banda larga fissa in più rapida crescita nei Paesi che aderiscono all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. È la stessa Ocse a evidenziare il dato in un nuovo report dedicato allo scenario della connettività.
Il boom della fibra ottica
Uno scenario che è cambiato radicalmente nel giro di tre anni: gli abbonamenti alla fibra sono aumentati del 56% tra giugno 2020 e giugno 2023, mentre quelli Fwa sono cresciuti del 64%. Gli Stati Uniti (252%), l’Estonia (153%), la Norvegia (139%) e la Spagna (118%) hanno guidato la crescita dell’Fwa. Il dinamismo della fibra e dell’Fwa è in netto contrasto con il calo della Dsl (- 24%).
In particolare, la fibra, che è la tecnologia dominante dal 2021, pesa per il 41% degli abbonamenti totali alla banda larga fissa nel giugno 2023. L’Fwa rappresenta ancora una quota modesta, pari ad appena il 3,7% del totale degli abbonamenti alla banda larga fissa (nei Paesi in cui i dati sono disponibili). La Dsl costituisce al momento una quota del 22% della banda larga totale, mentre il cavo rappresenta il 30,5% delle connessioni complessive. Il satellite, cresciuto dell’11% negli ultimi tre anni, rappresenta lo 0,7% degli abbonamenti alla banda larga fissa.
Lo sviluppo per aree geografiche
Nove Paesi Ocse hanno più del 70% di connessioni in fibra rispetto alla banda larga totale, con Corea, Giappone, Islanda e Spagna in testa con i più alti tassi di penetrazione della fibra (rispettivamente dell’89%, 86%, 85% e 84%). I più alti tassi di crescita della fibra sono in Europa, con Austria e Belgio che hanno registrato tassi di crescita del 75% e del 73% nell’ultimo anno, seguiti da vicino dal Messico con una crescita della fibra del 68%. Altri due Paesi dell’America Latina rientrano nella top 7: Costa Rica e Colombia, con tassi di crescita della fibra ottica rispettivamente del 42% e del 34%.
La penetrazione della mobile broadband
L’utilizzo di dati mobili per abbonamento è cresciuto sostanzialmente del 28% in un anno, passando da 10,2 GB a 13 GB per abbonamento al mese nei Paesi Ocse a giugno 2023. La quantità di dati consumati varia notevolmente da 6 GB a 46 GB, con la Lettonia al primo posto della classifica del report.
Nonostante una penetrazione della banda larga mobile già molto elevata nell’area Ocse, gli abbonamenti mobili complessivi continuano a crescere del 4,6% nell’ultimo anno, per un totale di 1,8 miliardi a giugno 2023, rispetto agli 1,74 miliardi dell’anno precedente. Il fenomeno ha raggiunto l’apice in in Giappone, Estonia, Stati Uniti e Finlandia, con un numero di abbonamenti per 100 abitanti in aumento rispettivamente del 200%, 192%, 183% e 161%.
La quota del 5G sul totale degli abbonamenti alla banda larga mobile è in media del 23% per i 18 Paesi Ocse che sono stati in grado di fornire i dati relativi alla connettività di ultima generazione.
Le schede sim Machine-to-machine (M2M), infine, sono aumentate del 14% in un anno. I due Paesi leader sono la Svezia con 238 sim M2M ogni 100 abitanti e l’Islanda (203), seguite da Austria (179), Paesi Bassi (93) e Norvegia (76).