L'APPROFONDIMENTO

Banda ultralarga, Bassanini: “Credito di imposta per verticali negli edifici e per spingere le competenze”

Secondo il presidente di Astrid e Open Fiber servono misure per la domanda coordinate con quelle per l’offerta. Le proposte nel libro “Il futuro del 5G” che raccoglie i risultati di un gruppo di ricerca Astrid-Led coordinato da Maurizio Dècina e Antonio Perrucci

Pubblicato il 03 Giu 2021

bassanini-3

Dall’impatto, senza precedenti, sui modelli di business e sull’offerta e il consumo di servizi innovativi alle sfide per le politiche pubbliche. con particolare attenzione alla regolazione, alla politica industriale ai più recenti interventi in materia di golden power e cybersecurity. Punta a rispondere alle principali domande che accompagnano la transizione verso la rete di quinta generazione il volume da oltre 360 pagine “Il futuro del 5G” (edito da Egea) che raccoglie i risultati di un gruppo di ricerca Astrid-Led coordinato da Maurizio Dècina, Professore Emerito di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano, e Antonio Perrucci, Direttore del Laboratorio sull’Ecosistema Digitale (Astrid-Led) e docente presso l’Università Lumsa di Roma.

A firmare la prefazione il presidente di Astrid nonché di Open Fiber Franco Bassanini. A cura di Pietro Guindani – ex presidente di Asstel (l’associazione ha appena eletto al vertice Massimo Sarmi) – la postfazione.

“In questa sede – scrive Bassanini – appare utile richiamare preliminarmente ciò che il 5G non è. Non si tratta del semplice passaggio da una (la quarta) ad un’altra (la quinta) generazione di reti radiomobili, come è avvenuto finora. Non siamo di fronte a meri miglioramenti della qualità del servizio e della banda disponibile per gli utilizzatori, anche se – ovviamente – notevoli progressi si registrano anche con riguardo a questi aspetti. Del resto, e più in generale, sbaglierebbe chi ritenesse il salto tecnologico del 5G circoscritto alla telefonia mobile: l’infrastruttura del 5G ha infatti un carattere ibrido, riconducibile alla forte integrazione con la rete fissa, in primo luogo quella in fibra ottica. Qualcuno ha definito la rete 5G «agnostica», ossia indifferente rispetto alla tipologia di servizio finale (fisso o mobile). Proprio in forza di questa integrazione, il primo problema per il Paese è quello di dotarsi al più presto di una infrastruttura di ultima generazione ad altissima capacità e a copertura universale, che utilizzi tutte le opportunità della fibra ottica e quelle della tecnologia 5G”.

Secondo Bassanini a supporto dell’infrastrutturazione è necessario un coordinamento fra le misure lato offerta e domanda. “La politica per la banda ultralarga presenta alcune luci, dal momento che fin dall’inizio le due leve (offerta e domanda) erano state pensate in modo sinergico, ma anche talune ombre, se si tiene conto che la Strategia Digitale per i servizi della Pubblica amministrazione ha – oggettivamente – registrato tempi di attuazione più lunghi di quelli impiegati per la realizzazione delle reti a banda ultralarga, che pure ha conosciuto rallentamenti ascrivibili sia ai ritardi prima menzionati nella concessione dei permessi, sia ad un contenzioso decisamente anomalo”. A tal proposito Bassanini considera auspicabile “il ricorso a strumenti quali il credito d’imposta e i bonus, sperimentati in altre recenti occasioni sia nel settore delle comunicazioni elettroniche (pc, tablet, accesso a banda larga), sia in altri comparti (super-bonus ecologico per le ristrutturazioni edilizie, super-bonus sisma)”.

E il credito d’imposta “potrebbe incentivare innanzitutto il completamento della infrastruttura in fibra con la costruzione dei cosiddetti verticali di rete, la costruzione delle infrastrutture (Lan) interne ad abitazioni, uffici e fabbriche, il completamento della copertura 5G nelle aree interne del territorio nazionale, l’acquisto di apparati e terminali da parte di imprese e famiglie”. Ma dovrebbe anche essere indirizzato – evidenzia il presidente di Astrid – a “finanziare programmi di innalzamento delle capacità digitali, sia dei lavoratori che dei consumatori”.  Per un “approccio di sistema” sono fondamentali “le iniziative per innalzare le competenze digitali dell’Italia vero tallone d’Achille del nostro Paese”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati