YEAR BOOK 2022

Banda ultralarga (e non solo): Infratel fa il punto sui progetti e guarda al futuro

Dal bilancio del piano Bul nei Comuni italiani alle strategie per il wifi fino ai risultati raggiunti sul fronte digital transformation. E ancora, le iniziative in campo blockchain, intelligenza artificiale e Internet of things. La in house del Mimit presenta il “giornale di bordo”

Pubblicato il 30 Dic 2022

bellezza infratel

A quota 4.374 i Comuni in banda ultralarga già in commercializzazione, 2.631 quelli in Ftth e 7.614 i cantieri per la fibra. Sono solo alcuni dei numeri con cui Infratel, la in-house del Mimit guidata da Marco Bellezza, si presenta all’appuntamento con il 2023 pubblicando l’Yearbook 2022 (scarica qui il paper) .

“La nostra missione – si legge nell’YearBook – è parte di un’evoluzione che ha visto il ruolo di Infratel Italia rafforzarsi nel tempo. Attraverso l’azione sinergica delle sue due divisioni operative, la Divisione Infrastrutture e Servizi digitali e la Divisione Italia Domani Pnrr, Infratel Italia assegna le risorse pubbliche tramite procedure di gara, assicura il pronto avvio delle misure, coordina e verifica l’esecuzione delle attività affidate agli aggiudicatari”.

Il bilancio 2021

Stabile la redditività aziendale grazie al positivo posizionamento delle performance operative e ai nuovi affidamenti da parte del Governo. L’esercizio 2021 si è chiuso con un utile netto pari a 2,45 milioni, in continuità con l’anno precedente, grazie al positivo consolidamento delle performance operative raggiunte negli ultimi anni e alla crescente dotazione finanziaria, conseguente a nuovi affidamenti da parte del Governo italiano.

Valore della produzione pari a 213,5 milioni di euro, +43 milioni di euro rispetto al 2020 (+25%), con l’avanzamento lavori in corso del Piano Banda Ultralarga in concessione. Ebitda a 2,9 milioni di euro (-24% vs 2020, pari a 3,8 milioni di euro), nonostante l’impatto negativo da Covid-19. Risultato netto 2,45 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente.

Per quanto riguarda i principali indicatori di redditività, il Roe netto è pari al 11,5%, Roe lordo al 13,9%, Ros al 1,4%.

Il bilancio sociale

Infratel Italia ha sintetizzato in un report integrato i risultati raggiunti nell’annualità 2020-2021, dal titolo: “Connessioni”. La società, si legge nel documento, “ha dimostrato il suo impegno su più fronti, non solo riducendo i consumi attraverso azioni di efficientamento energetico all’interno dell’azienda e dei suoi processi organizzativi ma, soprattutto, realizzando moderne tecnologie “a prova di futuro” per lo sviluppo di reti ultraveloci in grado di garantire servizi digitali avanzati ai cittadini”.

Piano banda ultralarga

Il Piano Banda Ultralarga si propone di realizzare un’infrastruttura di rete, di proprietà pubblica, nelle cosiddette aree bianche in circa 6.200 comuni, ovvero aree a fallimento di mercato nelle quali nessun operatore privato aveva manifestato, in sede di consultazione pubblica, interesse ad investire offrendo servizi di connettività.

In questo ambito sono 4.374 i comuni in commercializzazione, 2.631 comuni in Ftth collaudati, 7614 cantieri fibra aperti, 946 siti Fwa collaudati.

Scuola digitale

Oltre 16mila plessi scolastici raggiunti dalla rete in fibra ottica a 1 Gbps. L’obiettivo del Piano è garantire la connessione delle scuole italiane di ogni ordine e grado con collegamenti in fibra ottica e una capacità di 1 Gbits e banda minima di almeno 100 Mbits. La prima fase del piano, in esecuzione, prevede la connessione di 32.591 scuole pubbliche italiane (su un totale di circa 44.000 sedi) di cui 28.505 realizzate da Infratel Italia su incarico del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le circa 4.086 rimanenti, realizzate dalle società regionali di Friuli Venezia-Giulia, provincia Autonomia di Trento, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Umbria. Le restanti scuole saranno collegate in attuazione della seconda fase del Piano, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I dati sullo stato di avanzamento al 7 dicembre 2022.

Sono 16.258 le scuole digitalizzate nel corso dell’anno (il 49,9% del totale), 142 milioni l’importo degli ordini di esecuzione emessi verso gli appaltatori.

Lo scenario del wifi

Il progetto WiFi Italia, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si propone di federare reti Wi-Fi esistenti di Comuni, pubbliche amministrazioni e grandi realtà private, che gestiscono spazi aperti al pubblico, e di realizzare nuove aree di accesso Wi-Fi gratuito mediante l’installazione di access point. I lavori di sviluppo della rete sono stati affidati a Infratel Italia e sono realizzati da Tim.

Ad oggi, oltre 2.179 Comuni hanno aderito al progetto, dotando le piazze di una connessione libera e gratuita, fruibile grazie all’apposita applicazione, scaricabile dall’utente nel proprio device mobile. Nel corso dell’ultimo anno, il team di Infratel Italia dedicato ha lavorato anche per rinnovare il sito e l’app, al fine di rendere l’esperienza di navigazione dell’utente sempre migliore.

In tutto sono 4.671 i comuni e i progetti registrati, 12.563 i comuni con hotspot installato, 531798 gli utenti della app Wifi Italia.

I progetti speciali

Non solo la realizzazione di nuove aree di accesso wifi gratuito nelle piazze dei Comuni ma anche, attraverso i progetti speciali di Wifi Italia, lo sviluppo e l’installazione di piattaforme intelligenti per promuovere l’accessibilità e la valorizzazione del patrimonio archeologico italiano e favorire un accesso più efficiente ai servizi digitali nelle aree rurali e negli impianti sportivi.

I progetti avviati in tal senso hanno finora interessato il Museo Marta di Taranto, con l’illuminazione di 25 opere, il sito Unesco di Castel del Monte, con l’utilizzo di realtà aumentata, avatar 3D e hololens, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con la copertura Wi-Fi del territorio, il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, con l’installazione di 14 access point nelle sale espositive e il Pala de Andrè di Ravenna, con l’installazione di 34 access point. Il progetto WiFi Italia è stato esteso anche alle masserie e agli edifici scolastici.

La piattaforma Sinfi

E’ lo strumento per il coordinamento e trasparenza per la nuova Strategia per la Banda Larga e Ultralarga. Il catasto delle infrastrutture Sinfi favorisce la condivisione delle infrastrutture mediante una gestione ordinata del sotto e sopra suolo e dei relativi interventi, offrendo un unico cruscotto per gestire con efficienza e monitorare tutti gli interventi: è lo strumento che assicura il coordinamento e la trasparenza della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga

Sono 872 gli operatori che hanno trasmesso dati relativi a infrastrutture e reti, 1.131 i soggetti che hanno richiesto le credenziali di accesso, 168.197 le richieste di utilizzo in media per settimana su base annuale.

Digital  transformation

La strategia punta alla trasformazione digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. La misura, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stata avviata a dicembre 2020 con l’obiettivo di sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese ed è gestita congiuntamente da Invitalia e Infratel Italia.

A quota 100 milioni i fondi stanziati, 26.383.862 i finanziamenti richiesti, 224 le proposte di ammissione alle agevolazioni.

Piano voucher per le imprese

Il Piano Voucher Imprese è un intervento di incentivazione della domanda di servizi di connettività a banda ultralarga, destinato alle micro, piccole e medie imprese e ai professionisti, mediante un contributo, che varia da 300 a 2.500 euro sulla base delle caratteristiche dell’offerta di connettività abilitata, a fronte di nuove attivazioni o dell’incremento della velocità di connessione, realizzati con qualsiasi tecnologia disponibile.

A quota 589.509,583 i fondi stanziati, 36.256.698 i voucher prenotati, 119.114,415 quelli attivati (il 20,21%).

Blockchain4italy

A dicembre 2020 il progetto “Blockchain4Italy”, presentato nell’ambito della call for proposals pubblicata a febbraio 2020 e rientrante nel fondo “Connecting Europe Facility”, settore telecomunicazioni (CEF Telecom), è stato giudicato idoneo dalla Commissione Europea a ricevere un finanziamento pari a 149.928 euro.

L’iniziativa, conclusa a settembre 2022, ha supportato lo sviluppo e la diffusione dell’European Blockchain Partnership in Italia e ha contribuito alla partecipazione degli stakeholder italiani alla European Blockchain Service Infrastructure  con particolare riferimento al caso d’uso sul riconoscimento dei diplomi.

Intelligenza artificiale, blokchain e Iot

Il Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things è stato istituito dalla legge di bilancio 2019 con una dotazione complessiva pari a 45 milioni di euro. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con decreto ministeriale del 6 dicembre 2021, ha affidato a Infratel Italia la gestione della misura.

Le agevolazioni finanziano progetti che prevedono la realizzazione di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell’organizzazione e innovazione di processo, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. La misura ha riscosso un grande successo: per avvenuto esaurimento delle risorse disponibili il primo giorno di apertura dello sportello ne è stata disposta la chiusura (decreto direttoriale 21 settembre 2022). In data 24 novembre 2022 sul sito di Infratel Italia sono state pubblicate le graduatorie relative ai progetti ammessi alla fase istruttoria che, ad oggi, sono: 22 progetti blockchain, 24 Iot, 62 AI.

Connect to startup contest

In linea con l’Agenda Connect 2030 e il raggiungimento degli UN SDGs, si inserisce la call for ideas ConnecTo – Startup Contest, promossa da Infratel Italia e Invitalia in collaborazione con Tree. Lanciato a dicembre 2021 e conclusosi a giugno 2022, il contest ha stimolato nuove soluzioni per la connettività, strumenti di monitoraggio e progetti media tech, tramite tecnologie all’avanguardia come 6g, Li-Fi, ioT, Smart Security&Monitoring, Blokchain, Last mile technology, AR, VR, Ai&Robotics.

I soggetti che hanno partecipato alla call si sono così distribuiti: 41% startup, 26% Pmi innovative, 3% spinoff universitari, 30% team informali.

Infratel e il Pnrr

Il 27% delle risorse totali del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono destinate alla transizione digitale, di cui 6,7 miliardi per la Missione 1 – Componente 2- Investimento 3 “Reti ultraveloci”. Infratel Italia  è stata designata soggetto attuatore delle attività previste nell’investimento 3 “Reti ultraveloci” della Missione 1 – Componente 2 del PNRR per lo sviluppo delle reti ultraveloci, in linea di continuità con la nuova Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga Verso la Gigabit Society.

Gli investimenti per il Piano Italia a 1 Giga sono di 3.455.437.571 euro, per il Piano Italia 5G (backhaul) 725.045.820, per il Piano 5G (densificazione) 345.716.657.

Gli investimenti nel Piano scuola connessa a quota 165.991.003, per la sanità 314.164.346 e per le isole minori 45.641.645.

Infratel data room

Il nuovo applicativo data-driven permette l’accesso agli interventi di infrastrutturazione nel Paese. Lanciato a novembre offe ai cittadini informazioni in tempo reale sullo stato di avanzamento dei lavori e, più in generale, sull’attuazione dei Piani Banda Ultralarga, WiFi Italia, Voucher Fase 1 e 2, Scuola Connessa e PNRR. L’obiettivo è eliminare asimmetrie informative per consentire un controllo diffuso sull’avanzamento di progetti strategici per l’Italia.

Il personale di Infratel

La valorizzazione del capitale umano, si legge nell’YearBook, “è alla base del nostro modo di agire e rappresenta una risorsa strategica, così come l’attenzione ai valori, alla cultura e all’identità di ognuno in quanto crediamo che siano aspetti fondamentali per raggiungere gli obiettivi aziendali e creare valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder”.

In tutto, la società conta su 274 dipendenti, il 53% in più rispetto all’anno scorso. Il 13,2% ha meno di 30 anni, il 76% fra i 30 e i 50, il 10,8% più di 50.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati