Il governo preme sulla rete unica. In una lettera inviata al presidente di Tim, Salvatore Rossi, i due ministri Roberto Gualtieri (Mef) e Stefano Patuanelli (Mise) hanno invitato il board ad inserire l’offerta di Kkr in un quadro più ampio di una rete unica a banda ultralarga: “Consapevoli dell’importante progetto all’esame del consiglio – hanno scritto i due ministri – le esprimiamo l’opportunità di valutare le modalità più adeguate per collocare l’operazione in questo più ampio contesto strategico, proseguendo, sin dalle prossime ore, le interlocuzioni con gli attori istituzionali e di mercato interessati che saranno da noi promosse”.
Tim ha dunque preso tempo annunciando che il verdetto su Kkr ci sarà il 31 agosto.
“La disponibilità mostrata in tal senso da parte di Tim va nella direzione auspicata e consente di proseguire sin dalle prossime ore e con il massimo impegno le interlocuzioni in corso con gli attori interessati – spiegano dal Mef fonti interne – La creazione di una rete nazionale integrata a banda larga è una delle priorità nel piano di rilancio del Paese presentato agli Stati Generali, indispensabile ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche”. In quest’ottica ha sottoposto oggi al Cda di Tim l’opportunità di valutare l’inserimento del progetto di creazione di una società della rete all’interno del gruppo nella cornice del più ampio contesto volto alla promozione di una rete integrata nazionale a banda larga, che veda la convergenza tra le diverse infrastrutture esistenti”.
Il premier Giuseppe Conte avrebbe chiamato durante il consiglio di amministrazione usando termini molto persuasivi, per farlo desistere dal portare in votazione l’offerta di Kkr. Attivate anche le diplomazie del premier: è stato raggiunto anche l’ambasciatore Usa per rassicurazioni sull’operazione che sarebbe solo rinviata, in attesa di poterla costruire su altre basi per realizzare la rete unica insieme a Open Fiber.
La mossa non è da considerarsi come uno stop, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi.
“Nessuno stop, anzi. Oggi è emerso il forte interesse del Governo a promuovere una rete nazionale integrata a banda ultra larga per realizzare una infrastruttura strategica del Paese – dicono – Il Governo riconosce l’importanza del progetto Tim e della partecipazione da esso prevista di investitori internazionali altamente qualificati e si è reso disponibile a contribuire a valorizzarlo, collocandolo nella cornice di un più ampio contesto strategico, che prevede il coinvolgimento anche di altri attori istituzionali e di mercato interessati”.
Quelle che erano due operazioni parallele potrebbero dunque diventare una sola, dando spazio ad altri investitori di partecipare. E la mossa a sorpresa sembra voler aumentare il pressing su Open Fiber, facendo uscire dallo stallo la trattativa con Enel (che detiene il 50% di OpenFiber) con nuovi attori che potrebbero entrare in partita: nelle scorse settimane erano stati fatti i nomi di Sky, A2A, Poste e anche Invitalia.
Il “blitz” del governo non è piaciuto alla Lega.
“La lettera inviata dai ministri Gualtieri e Patuanelli a nome di Conte mentre erano in corso i lavori del cda di Tim rappresenta un’ingerenza gravissima e mai vista – scrive dichiara Massimiliano Capitanio, deputato Lega in Commissione Trasporti, Poste e Tlc e Segretario della Vigilanza Rai – Il Governo, con metodi venezuelani, ha esercitato una sorta di golden power alla amatriciana, cercando di rimediare alle proprie confuse incapacità con un atto di forza mediatico, ma inconsistente. Dopo mesi di chiacchiere e rinvii, nonostante gli indirizzi chiari arrivati anche dalla mozione della Lega approvata alla Camera, ecco l’ennesimo imbarazzante esempio del modus operandi di questo Governo di improvvisati, già sperimentato con il caso Aspi. Conte la smetta di perdere tempo e chiarisca in Parlamento”.
Oggi in occasione della conference call sui conti l’Ad di Tim, Luigi Gubitosi ha detto che “la decisione assunta ieri dal cda di Tim su indicazione del governo per costituire un’unica rete infrastrutturale per le tlc è un’ottima notizia per il Paese”.
Quanto deciso, ha detto Gubitosi è “un passo importante per il paese e per tutti staleholder. Quanto annunciato a marzo è stato fatto. Abbiamo ricevuto un’offerta vincolante da Kkr anche migliore di quanto ci aspettassimo e questo sarebbe stato un primo passo per la creazione verso un’unica rete. Abbiamo accolto l’idea di velocizzare su questo. Il cda di Tim è pronto e governo lavorerà in questa direzione. Per il Paese è un’ottima notizia”.
Inoltre ha precisato Gubitosi, il progetto di costituzione di una società della rete FiberCop tra il fondo Kkr e Tim rende più “semplice qualsiasi potenziale accordo con Open Fiber”.
FiberCo “è stata progettata per essere il primo posso verso una rete unica e questo ha funzionato meglio di quanto pensassimo – ha sottolineato – É spinta verso rete unica. Nessuna deviazione rispetto a quanto già sapete. Con Fastweb lavoriamo bene e siamo aperti a tutti i concorrenti e pronti a dare loro il benvenuto. Questo rende più semplice qualsiasi potenziale accordo con Open Fiber. Le cose stanno andando avanti”.