“Ritengo che l’Italia abbia bisogno di accelerare sul sentiero dell’innovazione tecnologica, assicurando ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni l’opportunità di avere a disposizione una infrastruttura nazionale di comunicazione in banda ultra larga, basata su una capacità di trasmissione dati efficace e veloce. Si tratta di una infrastruttura che ha un indubitabile carattere strategico e che non a caso rientra nell’ambito della disciplina sul golden power”.Lo dichiara il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, in merito alla necessità del Paese di dotarsi di infrastrutture in grado di affrontare adeguatamente le prossime sfide dell’evoluzione tecnologica.
“Il Governo incoraggia un costruttivo confronto tra le parti per delineare le condizioni per integrare le infrastrutture, potenziare e ottimizzare gli investimenti, andando incontro alle aspettative del sistema Paese nel dar vita a una infrastruttura integrata, aperta a tutti gli operatori e non discriminatoria, nel rispetto delle regole di mercato e delle migliori pratiche regolatorie e di concorrenza”, aggiunge Gualtieri.
Sulla scia delle parole del ministro il titolo di Tim, in mattinata, ha superato la soglia del 4%.
Il mercato sembra ottimista anche sull’interesse mostrato dal fondo internazionale Kkr per un’operazione sulla rete secondaria di Tim che, secondo Bloomberg, riguarderebbe una quota del 42% dell’infrastruttura (che sarebbe valutata 8,5 miliardi di dollari). Il fondo con base a New York sarebbe anche interessato a prendere parte ad una operazione sulla rete in fibra di Open Fiber (partecipata al 50% da Cdp e Enel, entrambe società che fanno capo al ministero dell’Economia), sulla quale gli azionisti hanno un tavolo di confronto aperto con Tim.
Le azioni del Cobul
Nell’ultima riunione del Cobul si è annunciato l’obiettivo di collaudare almeno 800 comuni entro l’anno. Il Comitato si è riunito per fare il punto sullo stato di avanzamento del Piano Banda Ultralarga – su richiesta della ministra Pisano – e in occasione del meeting è stata presentata una dashboard che in tempo reale consente di visualizzare i progetti presentati dal concessionario Open Fiber, nonché tutti i comuni in lavorazione, quelli in cui le opere si sono già concluse e quelli in cui sono stati effettuati i collaudi finali.
“C’è un particolare ritardo nella realizzazione del progetto di banda ultra larga, sappiamo bene che i comuni collaudati sono in numero inferiore rispetto alle attese, un ritardo dovuto a numerosi fattori che abbiamo individuato e che stiamo cercando di superare – spiega l’Ad di Infratel Marco Bellezza – Le iniziative messe in campo dal Ministro dell’innovazione e dal Mise e il pieno coinvolgimento di attori come Anas e Rfi vanno nella direzione di accelerare e semplificare la realizzazione del progetto. Contiamo di aumentare il numero dei Comuni con l’obiettivo di collaudare almeno 800 comuni entro l’anno e, per questo Infratel sta mettendo in campo una serie di iniziative, anche incontrando le Regioni, le imprese che si occupano di effettuare i lavori, gli enti territoriali”.
“Bene lo spirito costruttivo di oggi al Cobul. La Banda ultralarga è infrastruttura strategica per il Paese e collaborare per la sua realizzazione è essenziale – evidenzia il Sottosegretario del Ministero dello sviluppo economico, Gian Paolo Manzella – Tutti gli attori di livello nazionale e regionale sono pienamente coinvolti e sono certo ci siano le basi per accelerazioni di questa infrastruttura strategica per l’Italia di oggi e di domani.”
Infratel ha inoltre informato il Comitato delle azioni messe in campo per accelerare sulla realizzazione delle opere da parte del concessionario. In particolare – si legge nella nota emessa a seguito dell’incontro – sono stati istituiti team di lavoro misti Infratel-Open Fiber con l’obiettivo di coordinare al meglio tutte le fasi di realizzazione del piano, dalla progettazione al collaudo delle opere, nonché di semplificare al massimo il dialogo tra i due soggetti centrali nella realizzazione del piano.
“Abbiamo instaurato un dialogo costante e operativo con il concessionario Open Fiber in modo da automatizzare alcuni flussi di lavoro come la progettazione ed il collaudo dei lavori – conclende Bellezza -. Per ragioni varie, dai ricorsi alla mancanza delle autorizzazioni, siamo indietro nella realizzazione del Piano e dobbiamo imprimere insieme una decisa accelerazione. Ci sono oltre 300 milioni di opere ordinate e non realizzati. È questa la priorità numero uno: realizzare le opere e spendere le risorse messe a disposizione dal Piano in tempi brevi”.