L'INTERVENTO

Banda ultralarga, Gubitosi: “Basta gare al massimo ribasso”

L’Ad di Tim: “Per le aree grigie e nere bisogna selezionare i criteri dei bandi, penalizzando chi in passato è stato in ritardo e premiando chi si è dimostrato affidabile in termini di tempistica e competenze”

Pubblicato il 30 Set 2021

gubitosi

Basta gare al massimo ribasso nelle Tlc. La necessità è stata evidenziata dall’Ad di Tim, Luigi Gubitosi in occasione del suo intervento al Festival delle città, organizzato da Ali (Autonomie Locali Italiane). “Abbiamo una storica debolezza dei bandi, quello delle aree bianche lo  conoscete bene e continua a permanere situazione  insostenibile – ha spiegato il manager – Tim ha coperto la stragrande maggioranza, e stiamo  continuando”.

In  vista dei nuovi bandi sulle aree grigie e nere, “bisogna  selezionare bene come vengono concessi i bandi. Il massimo ribasso non può mai essere un criterio. Bisogna dare punti di penalizzazione a chi ha dimostrato di essere in ritardo in  passato” e premiare, ha spiegato Gubitosi, chi si è dimostrato affidabile in termini di tempistica e competenze.

Il focus sul cloud

Gubitosi ha focalizzato l’attenzione anche sulla gara del cloud nazionale. “Il governo intende promuovere lo strumento del cloud per rendere molto più efficiente la pubblica amministrazione, tra cui le amministrazioni locali. Non serve solo a ministeri e grandi enti, si può arrivare anche ai comuni più piccoli. Si possono fare cose straordinarie come l’intelligenza artificiale – ha puntualizzato – I Comuni hanno una grandissima opportunità, perché il digitale cambia il modo di operare, permette di fare molto di più tutto il settore digitale sta adottando nuove tecnologie, o meglio applicazioni che semplificano. Dobbiamo diventare intolleranti ai ritardi, anche quelli burocratici”.

In questo scenario di trasformazione, secondo l’Ad, la cordata tra  Tim , Sogei, Leonardo e Cdp per il cosiddetto cloud di Stato “è molto qualificata, ci abbiamo lavorato e per molto tempo”.

“L’ultima parola spetta al Governo che dovrà esaminarla nei  prossimi giorni e credo che saranno soddisfatti di quello che  troveranno – ha voluto sottolineare – Abbiamo completato la fase di  avvio, ora si dovrà valutare la proposta e le altre eventuali proposte che sono arrivate E poi giudicheranno  sulla congruità e adeguatezza. Poiché il piano Pnrr parte dal 1 gennaio 2022,  prima si riesce a partire e meglio è Noi siamo pronti a  partire domani mattina”.

Il progetto della cordata Cdp, Leonardo, Sogei, Tim

La proposta di partenariato pubblico-privato per la creazione del Polo Strategico Nazionale (Psn) – si legge in una nota – prevede, in caso di aggiudicazione al soggetto promotore e a seguito di una gara indetta dalla Pubblica Amministrazione, la costituzione di una NewCo con una quota del 20% detenuta da Cdp, del 25% da Leonardo, del 10% da Sogei e del 45% da Tim.

“L’obiettivo è fornire servizi innovativi a cittadini e imprese, in linea con quanto previsto dal Pnrr e dai recenti interventi normativi in materia di infrastrutture digitali. Il progetto consiste nell’erogazione di soluzioni e servizi cloud a sostegno della PA nell’ottica di assicurare il maggior livello possibile di efficienza, sicurezza e affidabilità dei dati. La presentazione della proposta da parte del soggetto promotore, ove ritenuta di interesse, consentirà alla PA di avviare una gara pubblica in tempi brevi. In particolare, la Pubblica Amministrazione dovrà vagliare la proposta entro tre mesi dalla sua ricezione e, in caso di positiva valutazione, avvierà la gara alla quale potranno partecipare, oltre al soggetto promotore, tutti gli operatori eventualmente interessati”.

In caso di aggiudicazione la nuova società “sarà dotata delle competenze industriali necessarie per l’erogazione dei servizi (anche acquisendole presso i propri soci) ed effettuerà gli investimenti utili alla realizzazione dell’infrastruttura tecnologica”.

Nel progetto saranno coinvolti operatori economici di primaria importanza nell’ambito dei servizi tecnologici e digitali “con l’obiettivo di mettere a fattor comune le migliori competenze e le più avanzate tecnologie nazionali e internazionali avvalendosi anche della collaborazione di Cloud Service Provider e di primari fornitori di tecnologia, che saranno gestiti secondo i principi di sovranità previsti dalla normativa”.

Nello specifico, in qualità di soci industriali: Tim fornirà servizi di natura infrastrutturale e piattaforme cloud; Leonardo metterà a disposizione servizi di natura ‘security’; Sogei fornirà servizi di business culture enablement e formazione favorendo la crescita e le competenze della PA; Cdp Equity interverrà in qualità di socio finanziario e investitore istituzionale che sostiene iniziative con significative prospettive di sviluppo in settori chiave per il Paese. “Tutti insieme i soci industriali erogheranno servizi di migrazione end-to-end, nonché supporteranno le PA con servizi professionali di evoluzione per garantire la massima efficienza ed efficacia nell’esercizio in ambienti cloud (re-platform e re-architect)”.

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