L’AGREEMENT

Banda ultralarga, il G7 spinge sulle reti in fibra sottomarine

Secondo anticipazioni di Nikkei i ministri del digitale e delle tecnologie adotteranno un piano per estendere i collegamenti verso i Paesi in via di sviluppo. Sarà sostenuto dalla Banca Mondiale, dall’Itu e da un pool di grandi operatori che insieme finanzieranno l’infrastrutturazione

Pubblicato il 26 Apr 2023

cavo-sottomarino-130312145030

C’è molto di “politico”, ormai, anche nella realizzazione dell’infrastruttura digitale. E i cavi sottomarini per portare la connettività nei paesi emergenti sono uno dei terreni di scontro della tech war globale. Per questo, secondo quanto anticipa il Nikkei, i ministri del digitale e della tecnologia del G7 adotteranno nel fine settimana un piano per la costruzione di una rete di cavi di comunicazione sottomarini che servirà con la banda ultralarga i paesi in via di sviluppo ed emergenti. Lo scopo è rispondere alla necessità di un’infrastruttura digitale che sia “globale, libera e aperta”.

I ministri del G7 adotteranno un piano d’azione e una dichiarazione congiunta e lavoreranno insieme alla Banca mondiale, all’Unione internazionale delle telecomunicazioni (Itu) e agli operatori di telecomunicazioni del settore privato per realizzare la rete in fibra sottomarina per i mercati emergenti. Le nazioni del G7 e le istituzioni internazionali forniranno finanziamenti per progetti di cavi subacquei che non sono stati in grado di ricevere investimenti sufficienti dal settore privato.

I cavi sottomarini sul tavolo del G7

L’espansione e il controllo delle linee di telecomunicazione sottomarine è uno dei teatri emergenti del confronto strategico tra le maggiori potenze mondiali. Nikkei ricorda che lo scorso anno il Senegal è stato collegato a Capo Verde tramite un’arteria di telecomunicazioni sottomarina realizzata da Hmn Technologies, ex sussidiaria del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei. Capo Verde è uno snodo strategico delle interconnessioni fisiche tra Africa, Europa e America ,eridionale.

La questione delle rotte sicure per i cavi ha assunto ulteriore urgenza a causa dei rischi geopolitici posti dall’invasione russa dell’Ucraina e degli attriti tra Stati Uniti e Cina.  

In questo scenario, il G7 darà una risposta alle iniziative di Pechino per guidare le realizzazioni di cavi sottomarini verso i Paesi emergenti, mettendo in campo precise attività. I 7 grandi paesi industrializzati (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti) mostreranno, scrive il Nikkei, la loro “volontà di sostenere le infrastrutture digitali per i paesi emergenti e in via di sviluppo che condividono valori democratici”.

Le reti internet nello scenario della guerra

“È fondamentale rafforzare il coinvolgimento nello sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione per le nazioni in via di sviluppo”, ha detto Takeaki Matsumoto, ministro giapponese per gli affari interni e le comunicazioni, in un’intervista al quotidiano giapponese. “Come nazione ospitante del G7 di quest’anno, intendiamo prendere l’iniziativa su questo tema”.

Lo sviluppo di una rete sicura che aggira la Russia è diventato urgente, secondo la visione che sarà presentata dal Giappone al G7. Ed è fondamentale diversificare le tecnologie usate per le connessioni internet, visti i tanti sabotaggi registrati.

A Taiwan, i cavi Internet che si collegano alle isole sono stati tagliati più volte. Lo scorso autunno, i cavi sottomarini in Scozia e nella città francese di Marsiglia sono stati danneggiati.

I finanziamenti 

Un altro motivo di preoccupazione che il G7 dovrebbe affrontare con il previsto piano per la costruzione di una rete di cavi di comunicazione sottomarini verso i paesi emergenti è la carenza di investimenti privati. I consorzi aziendali hanno finanziato circa il 90% dei progetti di cavi sottomarini finora, ma ci sono alcune zone dove i privati non investono, una sorta di aree a fallimento di mercato.

Questo include la soddisfazione di necessità non solo economiche o di strategia geopolitica, ma anche di sicurezza delle popolazioni. Per questo il G7 prevede di sostenere le nazioni in via di sviluppo con un sistema che unisce la comunicazione wireless e i collegamenti via cavo sottomarini per preservare la connettività anche in caso di disastro naturale.

La dichiarazione congiunta di questo fine settimana probabilmente adotterà anche una visione per gli standard di comunicazione di sesta generazione, che dovrebbero arrivare verso la fine del decennio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati