387 milioni di euro per la banda ultralarga in oltre 12mila strutture sanitarie – dagli ambulatori agli ospedali – e 184 milioni per circa 10mila sedi scolastiche. Pubblicati i bandi di gara “Sanità connessa” e “Scuole connesse”, che fanno seguito a quello di inizio gennaio “Italia a 1 Giga”. Avanti tutta dunque sull’assegnazione dei fondi pubblici del Pnrr e nell’ambito della “Strategia Italia digitale 2026” in capo al ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao.
Dei 5 bandi previsti ne mancano dunque all’appello solo due: quello per il piano 5G e quello da recuperare per la connettività delle isole minori andato deserto alla prima tornata.
I DOCUMENTI
Bando sanità connessa
SANITA’ CONNESSA – DISCIPLINARE GARA
Bando scuole connesse
SCUOLE CONNESSE- DISCIPLINARE GARA
Come funzionano le gare
Le gare, in capo a Infratel – la in house guidata da Marco Bellezza – sono state suddivise in lotti a livello nazionale, otto aree geografiche per entrambi i bandi. Bisognerà garantire velocità simmetriche di almeno 1 Gbps (uno stesso soggetto potrà aggiudicarsi fino ad un massimo di quattro lotti) includendo fornitura e posa in opera della rete di accesso e i servizi di gestione, assistenza tecnica e manutenzione. Le attività di infrastrutturazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, garantendo i servizi di connettività almeno per i sei anni successivi.
Gli operatori potranno presentare le offerte entro il 15 marzo. Nei bandi sono previsti criteri di assegnazione, uguali per tutti i lotti, che comprendono: offerta economica; miglioramento delle performance di connettività richieste e delle condizioni tecniche ed economiche minime previste, anche sui servizi di sicurezza; copertura wi-fi delle strutture; qualità dei piani di assunzione e formazione del personale e di gestione del progetto; impegni relativi a inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate; eventuali miglioramenti dei requisiti minimi.