IL COMMENTO

Banda ultralarga, Pileri: “L’Italia cambia passo, ora avanti con investimenti”

Il presidente pro-tempore di Anitec-Assinform: “Bene gli ultimi dati Agcom, connessioni ultrabroadband fondamentali per imprese e cittadini. Per accelerare il trend serve una decisa semplificazione nelle procedure di ottenimento delle autorizzazioni”

Pubblicato il 25 Ott 2017

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“I dati Agcom mostrano come l’Italia abbia saputo cambiare passo e lo sviluppo dell’ultra broadband, reso possibile dagli investimenti degli operatori e incoraggiato fortemente anche dal Governo che sta seguendo il solco tracciato dal piano strategico del marzo 2015. Le connessioni ultra broadband sono diventate essenziali perché in molte abitazioni ci sono molti utilizzatori contemporanei, perché è oggi importante abilitare le nuove modalità di lavoro agile e di formazione permanente, perché le nostre industrie con la strategia 4.0 necessitano di connessioni estremamente veloci tra le fabbriche, i fornitori, i distributori e i clienti con i dati residenti sempre più spesso nel cloud”. Lo afferma Stefano Pileri, presidente pro tempore di Anitec-Assinform, commentando i numeri presentati nei giorni scorsi da Agcom con l’Osservatorio delle Comunicazioni, che mostrano un segnale incoraggiante soprattutto in termini di accessi complessivi della rete fissa, in continua crescita grazie all’andamento delle linee a banda larga che, nella prima metà dell’anno, hanno sfiorato i 16,2 milioni, con un aumento su base annua pari a 880mila unità.

Ciò che consente di guardare all’imminente futuro con ottimismo, dice una nota di Anitec-Assinform, sono i dati relativi alle linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit/s (oltre il 60% del totale) e alla banda ultra larga (oltre i 30 Mbit/s) che rappresentano oltre il 20% (rispetto all’11% registrato a giugno 2016). Dati quindi incoraggianti – prosegue la neonata associazione per l’Ict – che evidenziano come il Paese, grazie agli investimenti degli operatori di Tlc e alle politiche del Governo, stia finalmente accelerando in termini di sviluppo delle proprie infrastrutture digitali, preparando così il terreno per le sfide in ottica 4.0 e del medio periodo.

Gli accessi a banda ultra larga sono incrementati di circa 2 milioni in un anno con una crescita di oltre il 60%, il traffico totale cresce di oltre il 50% e inoltre stanno riscuotendo un successo crescente i servizi di connettività con velocità di 100 Mbit/s e superiori fino alle offerte di punta che arrivano a 1 Gbit/s a prezzi molto contenuti – prosegue PileriUn tale ritmo di crescita, a nostro avviso, è destinato ancora a crescere e ci consentirà di colmare il gap che ancora oggi abbiamo rispetto ai paesi di punta dell’Europa”.

“In effetti – continua – la nuova strategia Europea fa perno sull’uso di connessioni a 100 Mbit/s per tutti gli europei al 2025 e su 1 Gbit/s per tutte le imprese e le sedi della PA nello stesso anno indipendentemente dal tipo di accesso, fisso o mobile, grazie alla decisa accelerazione sullo sviluppo della fibra ottica e del 5G. L’industria Ict con i sistemi di telecomunicazioni di ultima generazione, con i dispositivi intelligenti, con le applicazioni informatiche fruibili in cloud e con la tecnologia di distribuzione di video a altissima definizione in rete è al fianco degli operatori per rendere sempre più efficienti, economici ed evoluti i servizi digitali alle famiglie, alla PA e alle imprese. Inoltre per facilitare uno sviluppo di infrastrutture così intenso chiediamo una decisa semplificazione nelle procedure di ottenimento delle autorizzazioni”.

“Auspichiamo – conclude Pileri – che questi segnali estremamente positivi si confermino nei prossimi trimestri e che tutto ciò incoraggi ulteriori investimenti in modo da accelerare ancora. In questo senso le recenti indicazioni del Governo sulla disponibilità di Fondi Strutturali dedicati a un ulteriore salto di qualità nelle reti, anche nelle aree grigie, e all’accelerazione della domanda tramite i voucher vanno nella giusta direzione”.

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