IL PIANO

Banda ultralarga, più reti di backhaul nelle aree bianche: via alla consultazione



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Infratel pubblica l’avviso: c’è tempo fino al 24 febbraio per sottoporre osservazioni ed elementi utili alla messa a punto della strategia definitiva. Sul piatto 95 milioni: individuate 578 zone di intervento, la maggior parte in Calabria e Sardegna. “Modello diretto” per l’attuazione, fine lavori entro il 2026. La proprietà delle infrastrutture resta pubblica

Pubblicato il 22 gen 2025



Infratel

Infratel ha avviato la consultazione pubblica sul Piano “Rafforzamento reti di backhaul aree bianche. Si tratta del piano finanziato con 95 milioni di euro, come deliberato lo scorso agosto dal Comitato interministeriale per la transizione digitale in coerenza con quanto previsto dalla Strategia per la banda ultralarga 2023-2026. I fondi provengono dal Piano nazionale complementare di competenza del Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il documento è sottoposto a consultazione pubblica per raccogliere osservazioni ed elementi utili dagli stakeholder di riferimento e pervenire alla definizione finale del piano. Infratel ha chiarito che si intendono sottoposti a consultazione anche gli esiti della mappatura delle reti di backhaul conclusa il 31 gennaio 2024 dai quali si sono ricavati gli elementi di fatto per la strutturazione del piano.

Infratel, la mappatura delle reti di backhaul

La mappatura, svoltasi dal 18 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024, ha visto la partecipazione di 44 operatori, 35 dei quali hanno compilato i dati del questionario, mentre 9 operatori non hanno comunicato dati relativi alla loro rete, in quanto non attinenti alla mappatura.

La mappatura ha evidenziato circa 736 Prra (Punti di raccolta della rete di accesso) privi di backhaul, di cui la maggior parte previsti nel piano aree bianche (667).

Nella consultazione si chiede, in particolare, agli operatori che hanno fornito i dati in sede di mappatura di verificare che l’esito della stessa sia consistente con le informazioni fornite e di indicare eventuali intenzioni di modificare i piani privati per le reti di backhaul, alla luce degli interventi proposti nell’ambito del Piano.

Aree bianche, le aree di intervento

Ai fini della definizione del perimetro di intervento è stato valutato il posizionamento dei 736 Prra privi di backhaul (ossia privi di infrastruttura di posa e di cavo ottico) rispetto alla rete in fibra ottica di Infratel, alle reti di altri operatori, alle Bts (stazioni radio base) rilegate in fibra da privati e alle Bts oggetto del “Piano Italia 5G” finanziato con fondi Pnrr ed in corso di realizzazione.

Sono stati esclusi dal perimetro d’intervento i Prra posizionati entro 50 metri da Srb il cui backhaul è in realizzazione con il Piano 5G, da reti Infratel e da Srb private rilegate in fibra ottica. Sono stati inoltre esclusi i Prra che beneficiano degli interventi sui cavi sottomarini. Non sono stati considerati i Prra privi di backhaul utilizzati per il Piano Italia a 1 Giga, che saranno realizzati a cura degli operatori aggiudicatari del bando.

Di conseguenza sono state individuate 578 aree di intervento, intese quali locazioni fisiche ove si potrà intervenire per realizzare dei rilegamenti di backhaul, in fibra ottica, con una distribuzione delle aree diversa per regione: la maggior parte si concentra in Calabria (169) e Sardegna (107).

Agli stakeholder si chiede se si condivide l’orientamento del Governo di includere nel piano di intervento pubblico il rilegamento di backhaul in fibra ottica dei 578 Prra indicati.

Modalità di attuazione: il “modello diretto”

Il Piano, fa sapere Infratel, sarà attuato mediante il cosiddetto “modello diretto”, che prevede che le infrastrutture siano realizzate da Infratel Italia mediante appalti di lavori, aggiudicati a seguito di procedure ad evidenza pubblica, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La proprietà delle infrastrutture realizzate rimane pubblica.

Il modello diretto ha l’obiettivo di costruire un’infrastruttura pubblica neutrale e aperta consentendo la cessione dei diritti d’uso per le fibre ottiche realizzate a condizioni eque e non discriminatorie in modo da abilitare la diffusione più ampia possibile dei servizi a banda ultralarga su rete fissa e mobile.

Infratel Italia, in qualità di soggetto attuatore, pianifica, progetta, realizza, gestisce le infrastrutture di rete, tecnologicamente “neutre” rispetto agli operatori ed ai diversi soggetti abilitanti ai servizi ed ai contenuti, integrando senza duplicarle, le nuove reti nelle infrastrutture esistenti, rispettando gli orientamenti europei in materia, senza discriminazioni ed a condizioni di equità.

La messa a disposizione della rete di backhaul agli operatori avviene ordinariamente mediante la cessione di diritti d’uso sulle fibre ottiche spente (modalità Iru) applicando principi e condizioni di equità e non discriminazione. I soggetti che acquisiscono le infrastrutture hanno così la possibilità di completare la rete di servizio alla loro utenza, integrando la loro con quella realizzata da Infratel Italia, e provvedere all’installazione degli apparati per l’attivazione dei servizi.

Agli stakeholder rilevanti si chiede, dunque, di esprimere la propria posizione circa il modello di intervento diretto e le modalità di applicazione in gara per realizzare i rilegamenti in fibra ottica dei Prra oggetto della linea di intervento proposta.

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