IL PIANO

Banda ultralarga, si rafforza l’intesa Toscana-Mimit: 34,6 milioni per le aree bianche

Firmato dal governatore Giani e dal ministro Urso l’addendum all’accordo di programma. Si tratta della quarta regione, dopo Emilia Romagna, Lazio e Piemonte, a procedere alle modifiche del piano tecnico regionale che prevede la rimodulazione delle risorse per venire incontro alle necessità dei territori

Pubblicato il 03 Ago 2023

firma Toscana

Il piano banda ultralarga della regione Toscana riceve un’iniezione di 34,6 milioni di euro per le aree bianche: il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, hanno firmato a Palazzo Piacentini il secondo addendum all’accordo di programma per il piano di diffusione della banda ultra larga nelle cosiddette aree bianche della Toscana stipulato nel 2016.

La sottoscrizione segue il processo di aggiornamento dell’Accordo quadro tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale dell’11 febbraio 2016, approvato dalla Conferenza Stato Regioni e Province Autonome nella seduta dell’8 marzo 2023.

La Toscana è la quarta regione, dopo Emilia Romagna, Lazio e Piemonte, a procedere alle modifiche del piano tecnico regionale, redatto insieme alle strutture del Ministero, che prevede la rimodulazione di alcune risorse per venire incontro alle necessità di spesa da parte dei territori.

Nuove risorse per il Piano Bul in Toscana

“La sottoscrizione odierna – ha dichiarato il ministro Urso – è un atto amministrativo di grande rilevanza per il territorio toscano. L’infrastrutturazione digitale  è elemento cardine, sempre più essenziale, per le imprese, i cittadini e per lo sviluppo del Paese e, in particolare, di quelle aree, le cosiddette aree bianche o a fallimento di mercato, in cui la penalizzazione per l’assenza di servizi di connettività è più presente”.

Le risorse oggetto dell’addendum all’accordo di programma, per quanto riguarda la regione Toscana, sono: 12.157.448 euro a valere sui fondi Por Fesr programmazione 2014/2020; 17.600.000 a valere sui fondi del Psr Feasr programmazione 2014/2020; 4.904.690 individuati per la Regione Toscana a valere sui fondi Psc Mimit infrastrutture Bul Aree Bianche, di cui alla delibera Cipe n. 65/2015 e ss.mm.ii., come indicato nell’Addendum all’Accordo quadro dell’8 marzo 2023.

Connettività per le aree bianche entro il 2025

Il Ministro Urso ha dichiarato: “Dal 2016 sono intercorsi molti avvenimenti, di natura attuativa, pandemica e tributaria, che hanno reso necessario un aggiornamento del piano tecnico, al fine di completare gli interventi previsti nella regione Toscana rispetto al grande progetto Banda ultralarga. Un esercizio tecnico molto delicato che ha consentito, grazie al supporto degli uffici tecnici di questa amministrazione e di quelli regionali e del Ministero della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Agenzia per la Coesione territoriale e di Infratel Italia, di ricalibrare gli interventi sul territorio, ottimizzando l’impiego delle risorse stanziate ed evitando il disimpegno dei fondi comunitari”.

La firma dell’addendum, ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, “suggella un percorso virtuoso che la Regione ha seguito con puntualità e rigore ed in accordo con le Amministrazioni locali interessate. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a connettere alla banda ultra larga le aree cosiddette a fallimento di mercato, dove i vari gestori non trovano conveniente intervenire. Si tratta di un processo che è già iniziato, che ha già dato i primi, ottimi risultati e che contiamo di concludere entro la fine del 2025. Al termine di questo processo di infrastrutturazione saranno migliaia e migliaia i cittadini e le imprese che potranno contare su connessioni molto più veloci ed adeguate agli standard europei ed internazionali, con positivi riflessi in fatto di studio e commercio con i mercati mondiali”.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy sta rivedendo tutti gli accordi di programma con le Regioni attraverso la firma di addendum che aggiornino le disposizioni precedenti.

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