Era il mese di aprile quando con un emendamento approvato nell’ambito del Decreto Pnrr il Governo “sanava” la questione degli errori di mappatura nelle aree grigie dando la possibilità alle due aziende aggiudicatarie del Piano Italia a 1 Giga, ossia Open Fiber e Tim (il piano è ora in capo alla “nuova” Fibercop) di sostituire i civici risultati inesistenti – nonché quelli “sparsi” ossia troppo lontani dagli altri – con altri adiacenti. Obiettivo: raggiungere i livelli di copertura al 2026 stabiliti nell’ambito del Pnrr per ottenere i finanziamenti europei.
il caso
Banda ultralarga, sui civici nelle aree grigie di nuovo tutto da rifare?
A seguito delle interlocuzioni con la Commissione Ue necessario un “correttivo” a quanto stabilito dall’emendamento approvato nell’ambito del Decreto Pnrr che consentiva a Open Fiber e Fibercop di sostituire alcuni civici per un errore nella mappatura iniziale. Fuori dal computo dei finanziamenti pubblici gli edifici entro 50 metri da una rete esistente. E sulla roadmap incombe anche la nuova consultazione al via
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