Fastweb ha partecipato alle gare per portare la connettività a banda ultralarga agli edifici scolastici e agli ospedali lanciate da Infratel nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Lo precisa l’azienda in una nota, spiegando di aver abbandonato i ricorsi al Tar, di cui stamane aveva dato notizia il quotidiano MF.
“In relazione alle notizie di stampa circolate in merito a impugnative di Fastweb presso il tribunale amministrativo avverso i bandi di Infratel per scuola e sanità connessa, l’azienda fa sapere di aver abbandonato i ricorsi e di aver regolarmente partecipato alla gara presentando la propria offerta nell’ambito dei bandi in oggetto”, si legge nel comunicato.
Secondo quanto riportato da MF, Fastweb aveva impugnato le gare in fibra “Scuole connesse” e “Sanità connessa” perché la basi d’asta, rispettivamente di 184 e 387 milioni, erano considerate troppo basse e questo avrebbe consentito solo a Tim di partecipare. E perché, in questo modo, si sarebbero persi i fondi del Pnrr destinati alle reti ultraveloci. Ma in mattinata è arrivata la smentita della compagnia guidata da Alberto Calcagno.