L'INTERVISTA

Bonannini: “Famiglie e aziende devono poter contare sull’ultrabroadband”

Sconto di 60 euro ai 50 provider partner che lo applicheranno sui consumatori per attivare le connessioni in Ftth fino al 20 aprile. Il direttore marketing e commerciale di Open Fiber: “Il Paese non può fermarsi, prorogheremo se necessario”

Pubblicato il 27 Mar 2020

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Uno sconto di 60 euro per attivare la banda ultralarga in modalità Ftth: questa l’iniziativa appena annunciata da Open Fiber che ha deciso di dare il proprio contributo concreto per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Lo sconto sarà attivo fino al 20 aprile e disponibile per i 50 provider partner. Le telco a  loro volta lo applicheranno direttamente sui consumatori che vorranno attivare le nuove linee in fibra per disporre di connettività a 1 Giga.

Il governo non ha ancora sbloccato i fondi per i voucher (1,3 miliardi di euro “congelati” al Cipe dal 2017) dedicati a stimolare la domanda, e se Maometto non va alla montagna in un certo senso è la montagna che va a Maometto in questo caso. “Lo sblocco di quel famoso miliardo e trecento mila euro per i voucher lo stiamo attendendo da tempo. Questa nostra iniziativa non è volta a sostituire l’intervento pubblico per agevolare il passaggio dalle reti di vecchia a quelle di nuova generazione. Ci ha mosso, piuttosto, il desiderio di agevolare l’accesso alla nostra rete ultraveloce in un momento di grande difficoltà per il nostro Paese”, spiega a CorCom Simone Bonannini, direttore Marketing e Commerciale di Open Fiber.

Bonannini come e perché questa iniziativa?

La diffusione del Coronavirus ci ha costretti in casa, ci ha portato ad utilizzare maggiormente la rete internet per lavoro, per svago o semplicemente per approvvigionarci senza dover uscire di casa. L’incremento di traffico che ne deriva rischia di “ingolfare” le reti di vecchia generazione, le misto-rame per interdirci, creando disservizi e non consentendo ai cittadini di lavorare in smart working in modo agevole, o di non consentire ai bambini e ragazzi di potersi collegare con le proprie scuole e insegnanti. Abbiamo quindi ritenuto fosse opportuno fare uno sforzo e mettere a disposizione di tutti gli italiani raggiunti dalla nostra fibra ottica Ftth che consente velocità fino ad un Gigabit per secondo, uno sconto per accedere a un servizio ultrabroadband a prova di futuro, in grado di abilitare tutti i servizi necessari senza alcun problema di rallentamento o intasamento. Poiché Open Fiber opera solamente nel mercato all’ingrosso, abbiamo messo a disposizione dei cinquanta provider partner aderenti all’iniziativa 60 euro di sconto, che a loro volta gli operatori applicheranno per tutte le nuove attivazioni con modalità differenziate.

La rete sta reggendo?

Sulla nostra rete non si rilevano aree di saturazione e la capacità disponibile può consentire di assorbire agevolmente anche ulteriori volumi del traffico, incluso il traffico in upload generato dai clienti che è triplicato dall’inizio dell’emergenza. Proprio per questo motivo, e in virtù dell’ampia capacità della rete Ftth, siamo disponibili a supportare migrazioni anche massive della clientela degli operatori dalle reti in rame o ibride fibra-rame sulla nostra rete in fibra su tutta l’area della nostra copertura, al fine di migliorare la possibilità di utilizzo dei servizi digitali, dei cloud services e delle intranet aziendali.

Prorogherete eventualmente l’iniziativa se l’emergenza coronavirus andasse avanti oltre il mese di aprile?

Questa offerta è valida per chi ne fa richiesta entro il 20 aprile, ma stiamo valutando l’opportunità di prorogarla anche oltre se necessario. Nessuno può permettersi che il Paese si fermi del tutto e che le famiglie e le aziende non siano opportunamente connesse.

Siete operativi in tutte le regioni, pensate questa iniziativa potrà avere successo in particolari aree geografiche?

Nelle zone più colpite del Veneto e della Lombardia abbiamo registrato un incremento della domanda per i nostri servizi. Oggi c’è un’indubbia esigenza di essere connessi a reti che garantiscano prestazioni di alto livello. Immaginate un professionista che deve intrattenere relazioni con un cliente: in questo momento le videochiamate o le conference call sono lo strumento più efficace, ma se la linea salta, va a singhiozzo o addirittura cade diventano applicazioni inefficienti. Solo una rete affidabile può far sopravvivere il sistema produttivo italiano in questo momento in cui la maggior parte dei rapporti di lavoro avviene attraverso internet e le reti di telecomunicazioni in generale.

L’Agcom ha appena convocato il tavolo telco per tentare di sgombrare il campo dalle difficoltà legate in particolare alle autorizzazioni per le operazioni di scavo e attivazione delle linee. Si può considerare una svolta anche per il futuro?

Siamo sempre stati dei forti sostenitori della necessità di semplificare le norme relative ai permessi necessari per lavori e collaudi e, in questo contesto, stiamo operando per velocizzare gli accessi nei condomini. Non possiamo, quindi, che accogliere positivamente ogni sforzo che ci porta in questa direzione soprattutto se questi sforzi avverranno in un’ottica di sistema. Da parte nostra, continuiamo a portare aventi tutte le operazioni di posa della rete in fibra e di allaccio all’interno delle case in conformità alle prescrizioni di sicurezza contenute nei decreti varati dal governo e, in particolare, del decreto Cura Italia che, all’art. 82, ha espressamente qualificato le imprese fornitrici di reti e servizi di comunicazioni elettroniche come imprese di pubblica utilità, incaricandole, tra l’altro, di garantire il potenziamento delle infrastrutture.

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