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Cavi sottomarini, BlueMed di Sparkle approda a Creta: si rafforza la rotta mediterranea



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La società rafforza la propria presenza in Grecia, snodo chiave per il traffico dati tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia. Il ministro Papastergiou: “Pietra miliare che segna una nuova era nella connettività”. L’Ad Bagnasco: “Ruolo del Paese destinato a crescere grazie all’approdo di nuove infrastrutture”

Pubblicato il 23 mag 2024



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Sparkle ha annunciato l’approdo del cavo sottomarino BlueMed a Chania, a Creta. Toccando l’isola greca, BlueMed raggiunge il data center di Sparkle a Chania, una stazione di approdo dei cavi interconnessa con le reti terrestri dell’isola e con la rete MedNautilus di Sparkle (con collegamenti alla Grecia continentale, alla Turchia e all’Italia).

Sparkle sta sviluppando ulteriormente l’hub per accogliere altri progetti di cavi sottomarini, tra cui GreenMed, che attraverserà il Mare Adriatico collegando l’Italia alla Croazia, al Montenegro, all’Albania, alla Grecia e alla Turchia, creando così un percorso diversificato e a bassa latenza tra l’Europa centrale, i Balcani e i Paesi del Mediterraneo centrale e orientale.

Le caratteristiche del cavo BlueMed

BlueMed è il nuovo cavo di Sparkle che collega l’Italia alla Francia, alla Grecia e a diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Fa parte dei sistemi di cavi sottomarini Blue & Raman costruiti in collaborazione con Google e altri operatori che si estendono in Medio Oriente fino a Mumbai, in India.

Con quattro coppie di fibre e una capacità iniziale di oltre 25 Terabit al secondo per coppia, l’infrastruttura offre connessioni Internet ad alta velocità e soluzioni ad alte prestazioni a Internet Service Provider, carrier, operatori di telecomunicazioni, fornitori di contenuti, imprese e istituzioni per supportare le crescenti esigenze e l’evoluzione digitale dei Paesi connessi.

La posa è iniziata nel 2023 con la sezione principale tirrenica da Genova a Palermo e con le diramazioni per Marsiglia e Bastia (Francia), Golfo Aranci (Sardegna), Pomezia (Roma). Da Palermo, il cavo ha attraversato lo Stretto di Messina per raggiungere l’isola greca di Creta, da dove proseguirà con ulteriori diramazioni nel Mediterraneo fino ad Aqaba in Giordania. Le sezioni terrestri tirrenica e mediorientale sono già attive, mentre ulteriori approdi nel Mediterraneo e la piena operatività da Genova ad Aqaba sono previsti entro quest’anno.

La visione strategica

“Si tratta di un’importante pietra miliare che segna una nuova era nella connettività e sottolinea il ruolo centrale della Grecia nel Mediterraneo, ponendo il Paese al centro di una rotta digitale che collega Europa, Africa, Medio Oriente e Asia”, commenta il ministro greco della Governance digitale, Dimitris Papastergiou. “È un’infrastruttura chiave che migliorerà in modo significativo la capacità e la resilienza del traffico dati digitali, sottolineando al contempo il nostro impegno nei confronti dell’obiettivo di autonomia strategica dell’Unione Europea. Infrastrutture avanzate come BlueMed sosterranno anche altri importanti sviluppi come l’hyper computer ‘Daedalus’ che proietta la Grecia all’avanguardia nell’innovazione e nella ricerca informatica, al servizio di tecnologie come l’intelligenza artificiale e i big data. L’approdo del cavo BlueMed rappresenta tutto ciò che possiamo ottenere quando ci impegniamo insieme per un obiettivo importante”.

Enrico Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle, aggiunge: “Con l’approdo di BlueMed a Creta, la Grecia abilita una nuova rotta digitale per il traffico Internet tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia. Operiamo in Grecia da oltre 20 anni e qui abbiamo le competenze e le infrastrutture necessarie per il suo sviluppo come nuovo hub Internet del Mediterraneo, un ruolo destinato a crescere ulteriormente in futuro grazie all’approdo di nuovi cavi sottomarini.”

Il boom dei cavi sottomarini in Europa

Del resto BlueMed è solo una delle grandi opere per la connettività attualmente in costruzione, in Europa e nel mondo: a febbraio 2024 c’erano 47 cavi sottomarini in fase di installazione e altri 21 sono previsti per il lancio nei prossimi tre anni. Gli hyperscaler intanto continueranno a essere un fattore chiave per i nuovi lanci: il loro coinvolgimento riguarda il 24% di tutti i progetti pianificati o in fase di implementazione. A censire lo scenario è il Submarine Cable Tracker di Analysys Mason, che rivela che nel 2023 sono stati introdotti dieci nuovi cavi sottomarini, stabilendo collegamenti tra un totale di 21 nazioni in sette regioni.

Dal 2010, il numero complessivo di cavi sottomarini ha registrato una crescita significativa, con un’accelerazione nell’implementazione a partire dal 2020. Tra il 2010 e il 2023, l’Europa occidentale ha visto l’entrata in funzione di più nuovi cavi sottomarini rispetto a qualsiasi altra regione; durante quel periodo, ne sono stati introdotti ben 77 nell’Europa occidentale. L’Asia-Pacifico emergente si è piazzata seconda con l’aggiunta di 71 cavi, seguita dall’Asia-Pacifico sviluppata con 68. Inoltre, sono stati lanciati anche 45 nuovi cavi in Nord America, 44 nel Medio Oriente e Nord Africa, 30 nell’Africa sub-sahariana, 28 in America Latina e infine, ma non meno importante, ne sono stati aggiunti altri sette nell’Europa centrale e orientale.

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