L'EDITORIALE

Cavi sottomarini e reti satellitari, la nuova geopolitica delle telecomunicazioni

In forte aumento gli investimenti e i progetti per la banda ultralarga transoceanica e per le comunicazioni in orbita. Ingenti le risorse messe sul piatto da Governi e aziende a partire dalle big tech. Per le telco si aprono enormi opportunità ma chi resta indietro difficilmente potrà recuperare terreno

Pubblicato il 09 Feb 2024

banda larga, fibra, internet

Cavi sottomarini e reti satellitari: sono questi i due asset strategici su cui si stanno concentrando i piani di investimento delle principali economie mondiali. Ingenti le risorse messe in campo da Governi e istituzioni e dai big player del comparto: Leonardo, Thales Alenia Space, Eutelsat per citare i principali colossi europei. Ed è bene citare l’italiana Sparkle sui cui il Ministero dell’Economia ha deciso di scommettere presentando un’offerta nell’ambito del piano di riorganizzazione di Tim. Soggetti che però dovranno sempre di più vedersela con altri colossi, da Amazon a SpaceX, da Google a Microsoft ad altre emergenti che promettono di scalare la classifica in breve tempo.

La banda ultralarga sottomarina

552 cavi per 1,4 milioni di km di lunghezza e un giro d’affari di 4,3 miliardi di dollari l’anno da qui al 2030: il 99% del traffico Internet mondiale transita sotto i mari e la maggior parte è generato dalle grandi piattaforme digitali, gli over the top. Lo scorso maggio il Quadrato della Radio ha acceso i riflettori sulla banda ultralarga sottomarina in occasione della convention annuale. Google, Meta, Amazon e Microsoft in ordine di classifica, gli over the top che vantano migliaia di cavi sottomarini già posati e che hanno annunciato investimenti in forte rialzo per progetti che puntano ad ampliare le tratte intercontinentali.

E a dimostrazione di quanto il tema della connettività sottomarina sia diventano strategico TeleGeography ha analizzato gli impatti che già si fanno sentire dalla guerra civile yemenita nel Mar Rosso che sta creando difficoltà nella posa dei nuovi cavi sottomarini determinanti per far fronte all’aumento esplosivo del traffico dati intercontinentale. Nell’ambito di 2Africa, ancora da realizzare il dispiegamento di una lunga tratta. E nell’area sono pianificati numerosi progetti da Iex a Africa-1, da Raman a SeaMeWe-6. A rischio le roadmap.

La banda ultralarga satellitare

Secondo stime di Analysys Mason il fatturato delle telecomunicazioni via satellite crescerà di 32,5 miliardi di dollari entro il 2027. Il mercato è destinato a una rivoluzione: chi non investe ora rischia di rimanere al palo. Le reti terrestri non bastano più e per generare revenues e recuperare terreno bisognerà investire nella connettività via sat. Ci ha visto lungo SpaceX che con la costellazione Starlink sta aumentando la copertura a livello mondiale per portare la connettività Internet nelle aree remote ma anche in quelle urbane dove fibra e 5G stentano a decollare. E il Governo italiano non esclude un coinvolgimento della società nell’ambito dei piani di infrastrutturazione proprio per andare a colmare definitivamente i gap. Secondo la Computer & Communications Industry Association (Ccia Europe) la connettività satellitare sarà uno dei pilastri portanti per raggiungere gli obiettivi del Digital Decade Ue al 2030.

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