L’Europa occidentale si afferma come il centro nevralgico della connettività mondiale, grazie alla sua posizione strategica e a una rete di cavi sottomarini senza pari.
Secondo il database recentemente aggiornato da Analysys Mason, la regione ospita 152 cavi sottomarini, che rappresentano il 35% di tutte le infrastrutture di questo tipo nel mondo. Questi cavi non solo collegano l’Europa a 20 Paesi, ma anche a continenti lontani, creando un reticolo di comunicazioni fondamentale per il traffico dati globale. La posizione geografica della regione, che si affaccia sia sull’Oceano Atlantico che sul Mar Mediterraneo, facilita collegamenti vitali con il Nord America, il Medio Oriente e l’Africa, sostenendo l’enorme volume di traffico dati che caratterizza il continente europeo. Tra il 2019 e il 2023, il consumo di dati è raddoppiato, passando da 535EB a 1001EB, una tendenza che sottolinea la necessità di una rete di cavi robusta e resiliente.
Il progetto 2Africa e l’espansione verso nuovi orizzonti
Tra i progetti più ambiziosi in corso c’è il cavo 2Africa, destinato a diventare il cavo sottomarino più lungo al mondo. Previsto per il completamento nel 2024, questo cavo promette di collegare l’Europa occidentale con l’Africa subsahariana, il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia-Pacifico emergente.
Con una lunghezza impressionante, 2Africa non solo rafforzerà la posizione di leadership dell’Europa occidentale, ma offrirà anche una connettività essenziale a regioni in via di sviluppo, potenziando le loro infrastrutture digitali e aprendo nuove opportunità economiche. Questo progetto è emblematico dell’abilità dell’Europa di fungere da ponte tra diverse parti del mondo, facilitando lo scambio di dati e informazioni su scala globale.
Le nuove sfide per le infrastrutture di rete
Mentre l’Europa occidentale continua ad espandere la sua rete di cavi, si profila all’orizzonte una nuova sfida: l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sulle infrastrutture di rete.
Come evidenziato nella presentazione di TeleGeography al Submarine Networks World 2024, l’avvento dei servizi AI sta già trasformando le industrie e le vite quotidiane. Tuttavia, rimane incerta l’influenza che avrà sulla domanda di banda larga dei cavi sottomarini.
La complessità dei set di dati e dei modelli di AI, insieme alla loro localizzazione e ai requisiti di larghezza di banda, rappresenta un fattore critico per il futuro delle reti sottomarine. La quantità di dati necessari per addestrare modelli di AI e la frequenza con cui questi modelli vengono aggiornati potrebbero spingere ulteriormente la domanda di capacità di rete, richiedendo una maggiore attenzione alla pianificazione delle infrastrutture.
Investimenti e prospettive future
Nonostante l’entusiasmo per l’AI e le sue potenzialità, l’investimento in nuovi cavi sottomarini rimane più contenuto rispetto ad altri settori come i data center e la generazione di energia. Tuttavia, le proiezioni indicano che la velocità di trasmissione dei dati in Europa occidentale raggiungerà i 2300EB entro il 2029, trainata dall’aumento del traffico dati fisso e dalla crescente domanda di contenuti in streaming. Gli hyperscaler, aziende che gestiscono enormi volumi di dati, continueranno a essere protagonisti chiave, con sei nuovi progetti di cavi già pianificati entro il 2027. Questo slancio è alimentato anche dalla necessità di sostituire i cavi più vecchi, molti dei quali stanno per raggiungere la fine del loro ciclo di vita, tipicamente intorno ai 25 anni.