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Cavi tlc sottomarini in sicurezza, accordo fra Marina Militare e Sparkle

Previsto lo sviluppo di attività di ricerca e procedure operative condivise per migliorare la protezione delle infrastrutture di comunicazione

Pubblicato il 12 Lug 2022

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Migliorare la protezione delle infrastrutture di telecomunicazione sottomarine: questo l’obiettivo del  protocollo di intesa siglato fra la Marina Militare e Sparkle – l’accordo è stato firmato dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e dall’amministratore delegato di Sparkle Elisabetta Romano alla presenza anche del Presidente di Sparkle Alessandro Pansa.

“La Marina Militare è una delle costole fondamentali del cluster marittimo nazionale ed opera quotidianamente a difesa e supporto di esso. Abbiamo le competenze e le professionalità per operare sott’acqua e oggi, grazie anche a Sparkle, inizia un percorso importante che dona la giusta attenzione al mondo subacqueo di un Paese marittimo come l’Italia, al centro del Mediterraneo e con 8.000 chilometri di coste”, commenta l’ammiraglio Credendino. Da parte sua Romano nel sottolineare l’importanza del protocollo congiunto evidenzia che “questa collaborazione prestigiosa con la Marina Militare che conferma il ruolo strategico delle infrastrutture digitali per lo sviluppo del Paese riconoscendo il contributo significativo di Sparkle”.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo formalizza la volontà di cooperare in un settore ritenuto strategico per lo sviluppo socioeconomico del Paese e prevede, tra l’altro, la creazione di procedure operative condivise e la possibilità di effettuare attività congiunte di ricognizione e di monitoraggio dei cavi sottomarini di proprietà Sparkle e delle aree limitrofe. È inoltre previsto il supporto cartografico da parte della Marina Militare per i fondali marini d’interesse nonché l’assistenza in situazioni operative emergenziali. L’intesa permetterà, anche, di sviluppare attività di studio e ricerca ritenute di comune interesse tra le parti per il perseguimento dei rispettivi compiti d’istituto.

I dati trasmessi dai cavi sottomarini

Oltre il 97% della mole di dati che costituisce il flusso internet viene trasmesso grazie a una fitta rete di cavi sottomarini. Tali infrastrutture critiche godono in gran parte dell’unica protezione garantita dalla profondità del mare in cui giacciono, protezione ormai evanescente grazie al progresso tecnologico che rende sempre più accessibili, e a costi decrescenti, gli abissi marini.

A Sparkle, che è tra i principali operatori a livello mondiale nel settore strategico dei cavi sottomarini, fanno capo un articolato insieme di reti e sistemi che costituiscono un’infrastruttura critica fondamentale per il regolare sviluppo socioeconomico del Paese.

Allo stesso tempo, la Marina Militare è l’unico soggetto istituzionale in grado di garantire il monitoraggio e la tutela della dimensione subacquea in cui insistono interessi vitali per il Paese, come, appunto, quelli residenti nelle cosiddette dorsali di comunicazione.

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