IL PIANO

Civico per civico, ecco i dati aggiornati sulla banda ultralarga

Sul sito del Mise dedicato al Piano Bul nuovi dati e nuovi obiettivi di copertura nelle aree bianche e degli interventi dei privati fino al 2020

Pubblicato il 09 Nov 2017

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Aggiornamento dei dati degli interventi privati rispetto alla consultazione pubblica dello scorso luglio, aggiornamento dei dati degli interventi pubblici in corso, proiezioni grafiche degli interventi pubblici nelle aree bianche e degli interventi privati da qui al 2020, possibilità di ricercare non più per aree geografiche ma con sempre maggior precisione fino al singolo numero civico.

Sono queste le principali novità del sito bandaultralarga.italia.it che da questa settimana presenta in linea i nuovi dati e i nuovi obiettivi di copertura dei singoli territori. Come si ricorderà l’ultima consultazione pubblica 2017 per l’aggiornamento della mappatura delle aree grigie e nere Nga ha consentito di recuperare informazioni relative ad oltre 19 milioni di civici in cui risultano presenti 25,5 milioni di unità immobiliari.

Contemporaneamente, a fronte dei due bandi pubblici Infratel già aggiudicati, sono iniziati gli interventi nelle aree bianche delle regioni interessate. Questo consente ora di poter consultare direttamente sul sito la copertura o l’obiettivo di copertura del proprio numero civico. La Banda ultralarga bussa quindi direttamente alla porta del singolo cittadino che oggi può sapere se la propria unità immobiliare è già coperta o, se è in corso un intervento pubblico o privato, quando sarà coperta.

Intanto il piano Bul procede a passo spedito. Infratel Italia e Open Fiber hanno firmato il contratto di concessione per tutti i sei lotti aggiudicati, per la realizzazione di una rete a banda ultra larga nelle aree a fallimento di mercato delle dieci regioni interessate dal secondo bando.

Con la seconda gara saranno coinvolti 3.700 comuni, con circa 4,7 milioni di unità immobiliari da coprire e oltre 6,8 milioni di cittadini interessati. L’offerta proposta da Open Fiber, che si è aggiudicata la gara, prevede che circa 3,5 milioni di unità immobiliari vengano coperte con tecnologia FTTH (fiber to the home), mentre la parte restante verrà coperta con tecnologia radio fixed wireless.

Complessivamente per le due gare l’offerta proposta da Open Fiber prevede che circa 7,7 milioni di unità immobiliari vengano coperte con tecnologia Ftth, mentre circa 1,5 milioni di unità immobiliari verranno coperte con tecnologia di tipo fixed wireless su banda licenziata. La copertura totale raggiunta sarà oltre il 99% delle unità immobiliari nelle aree bianche messe a gara nelle 16 regioni.

Aggiudicate le prime due gare, il piano Bul “Aree Bianche” si concluderà con la terza gara da avviare entro fine anno, per coprire le residue aree bianche di Calabria, Puglia e Sardegna.

Per quanto riguarda la prima gara da 1,4 miliardi per la quale Open Fiber aveva conquistato tutti i cinque lotti – Abruzzo e Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto – è stato firmato lo scorso 16 giugno il contratto di concessione per la realizzazione della rete.

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